27 luglio 2020

Che monotonia

Ultimamente vorrei avere un digitatore di scritti che mi legge i pensieri, perché è noioso dover ripetere il pensiero stesso per scriverlo sul blog.
Eppure ho dannatamente bisogno di scrivere e sfogarmi.
È già passato più di un mese da quella teorica pausa che in realtà ga dettato la fine di 7 mesi di relazione.
E a volte mi sorprendo come dopo aver passato tutte le fasi del lutto, ormai mi accorgo di non essere più follemente innamorata, anzi, sentendo Simone per la questione pc sono stata la prima a suggerire di vederci a casa sua davanti ad una tazza di tè per parlare, dato che a suo dire si sente terribilmente in colpa per come ha gestito la situazione.
In colpa per come si è comportato, non un mi sei mancato o roba simile, insomma siamo andati entrambi avanti.
In queste ultime due settimane poi mi sono sorbita le continue critiche di mamma sul fatto dei miei capelli blu e la sua convinzione che l'abbia fatto perché voglio attirare l'attenzione degli altri su di me.
L'attenzione degli altri sul mio aspetto fisico? Quello che vorrei che molti vedessero è dentro, nel anima, non allo stato corporeo.
Sicuramente i capelli blu richiedono molte più attenzioni nel lavarli, ma mi sento come con il mio colore naturale, semplicemente ho fatto qualcosa che desideravo da molto tempo, più di 15 anni e anche se è una cosa...futile.
È corroborante sentire che hai finalmente realizzato qualcosa.
Anche solo un minuscolo fattore estetico.
Nel frattempo ho scritto al comune con la pec la richiesta ufficiale di visionare la documentazione stesa dal università per l'immobile, ci saranno sicuramente delle modifiche da fare tipo la creazione di una cucina/laboratorio e del uso al piano terra del area pasti ad un area sala da tè aperta pure al pubblico, ma dopo circa un anno e mezzo, anche quel ciclo di studi e ricerche in qualche modo va a concludersi con la stesura finale del progetto, che poi posso iniziare ad esporre ai maggiori inreeessati, e soprattutto partecipare ai bandi e concorsi nazionali ed europei per raccogliere fondi.
Ne ho già individuato uno, non da denaro sufficiente per acquistare l'immobile ma mi permetterebbe di portare il progetto e l'idea in vista, al di fuori della piccola cerchia di contatti che fin ora hanno voluto ascoltarmi.
Una persona, questa sera mi ha chiesto se ero convinta della riuscita del progetto, considerando quanto a lungo gliene ho parlato, pensavo che fossero chiare le mie intenzioni, anche perché ho prestato grands attenzione alla questione dells domanda ed offerta dei servizi qui in zona.
Probabilmente con questi capelli blu e l'abbigliamento casual non ispiro grande fiducia a prima vista, ma basterebbe solo che mi ascoltassero.
La mia famiglia nega che ci possa riuscire, ma ovviamente partono da partito preso, non ho mai fatto nulla di veramente buono, ho sempre speso i miei soldi in mille paciugate, ma in qualche modo, prossima ai 30 anni, inizio a vedere un po' di luce verso la superficie in un mare di depressione, insulti, sfiducia e in generale una società moderna e "civile" che non sembra mai dire che davvero ti vuole aiutare a riuscire a rimanere a galla.

Eppure, anche se il mio cervello non smette di suggerirmi queste iniezioni di autostima, inizio a considerare le ultime settimane abbastanza monotone, anche se posso uscire a camminare, non mi sembra tanto diverso dalla quarantena.
Andare a Brescia, anche solo prendere una felpa gialla in saldo da H&M è stata una fuga dalla monotonia.
Forse anche perché il giorno dopo aver fatto 6 ore dalla parrucchiera per fare i capelli blu, sono stata in città, ho fatto più cose tra cui un giro al Elnos IKEA e poi scendendo dal autobus con altra gente che si affrettava a scendere, ho messo il piede sinistro a terra male e mi sono sfracellata al suolo, come mio solito, ed ovviamente mi sono ferita puntualmente al ginocchio destro quindi stare in giro tanto tempo o tanto tempo in piedi, fino a quasi completa guarigione, mi è pesato un casino.
Mamma mi ha dato del ipocondriaca, ma poi ha pure suggerito che poteva essere la tinta il motivo del mio mal di testa per cui, le do poco ascolto in tal senso.
Di fatto anche se sono un salame con le gambe, e lo so di essere super goffa, so quando mi sento male e quando è la mia psiche a farmi sentire male, e quest'ultima solitamente mi fa sentire come se mi mancasse l'aria piuttosto che un dolore fisico.
Ma dettagli, quella che ha accettato di farsi curare con una terapia antidepressiva e psicologica sono io, non lei che ha le dannatissime manie di controllo.
Va beh, insomma anche se prendo storte e graffi, e tizi che mi cercano solo per una scopata, facendomi incazzare come una iena, sono ancora viva, lo giuro.

Un bacione a distanza, dietro la mascherina 

03 luglio 2020

L'ansia della tempesta

2 Luglio 2020 h 22.50
non so da quanto è iniziato il temporale, ha iniziato sbattendo le ante delle finestre, e cantando di tuoni.
Il vento soffia prepotente tra le foglie, sento i rami più giovani genere a quelle gocce grosse che prima, cercando Cream (ha paura dei temporali e generalmente se può, preferisce nascondersi sotto il mio letto) mi sembravano chicchi di grandine, da tanta è la veemenza con cui toccano terra e rimbalzano verso l'alto.
La rete wifi non funziona da un po', quindi sto prendendo appunti sul blocco note.
Sono al buio, con la luce dello schermo del telefono che illumina il mio viso ed il cuscino, mentre la sveglia sul comodino segna imperterrita i secondi che passano.
Non ho trovato Cream, sono convinta di averla sentita miagolare, ma non l'ho trovata ne fuori, ne dentro il garage.
Il mio corpo è stanco a suon di passeggiate per quei soliti 2-3 km ne ho percorsi ben 10 km, ma la mia mente non ha così stanca, sbadiglio, ma sono preoccupata per la gatta, un...pensiero mi chiede se la tempesta la stia sentendo pure lui...che vivendo al 8°piano del condominio sente ancora di più il vorticare del vento.
Ma non mi ha più scritto se non interpellato per dettagli di routine sul portatile che mi ha prestato.
Ma non credo sia giusto o corretto che gli scriva o che continui a preoccuparmi per lui... è lui che ha scelto di mettermi in pausa, come se fossi un disco od una canzone.
h 23.02 il vento sembra rallentare, così come la pioggia, domani mi faranno male le gambe, ma vado a cercare Cream.
23.13
Sono tornata a letto, non ho trovato Cream, non risponde ai miei richiami ed è difficile, sapere dove si sia nascosta quella fifona.
Ho lasciato socchiusa la porta che dal garage va sulle scale, caso mai voglia venire a dormire con me...
Il problema dei gatti è che spesso puoi confondere i loro versi con i versi dei bambini, specie con un temporale in atto ad invadere il silenzio della sera.
Sento doloranti anche le braccia, il mio corpo mi sta avvertendo...sto per addormentarmi...ho giusto 7 ore e 3 quarti per dormire...spero solo di riuscirci.

Alla fine è venuta in camera alle 6 di mattina, a chiedere cibo, quindi meno ore di sonno.

25 giugno 2020

E se...

Oggi, mi sono trovata a riflettere sul ipotetico.
E se vincessi un milione di euro, cosa faresti?
un milione cioè 1'000'000,00€
Il mio primo pensiero è stato a palazzo Beccalossi... l'immobile che ho identificato per contenere il cantastorie.
Quando era ancora in vendita su immobiliare era in vendita a 80'000€ sceso poi a 60'000€
ma teniamo buona la prima cifra

1'000'000€ -
     80'000€ =
____________
   920'000€

Ok 920'000€
lì inizierei ad investire sul progetto del Cantastorie, ma in tanto acquistando la proprietà, non c'è la fretta di "e se poi lo vendono a qualcun'altro?"
ma al atto pratico non so quanto costerebbe iniziare a:
- riparare il tetto
- riparare il sottotetto
- mettere a norma impianto elettrico, idraulico, riscaldamento e stanze (perché in alcune sono state ricavati muri che con le attuali regole non sono validi) per renderli abitabili

Ricordo che l'architetto del ufficio amministrativo del comune ha detto che ristrutturare tutto richiedeva ad occhio 1 milione/ 1 milione e mezzo.
Ma indicava letteralmente tutto l'immobile e tutti 1100 mq come da progetto del università, per adibirlo ad ostello.
Mentre con 920'000€ in cassa il mio minimo calcolato sarebbe sicuramente di renderlo vivebile, almeno il piano terra in maniera da potermici trasferire con Cream, vivere da sola, so che è un costo, ma per salvaguardare un immobile, meglio iniziare a viverci e poi migliorare pian piano.
È un palazzo della fine 1400, ampliato poi nei secoli... potrà resistere ancora un po' senza diroccarsi, o meglio, io sto pensando agli esterni che possono sopravvivere ancora qualche anno senza essere eccessivamente toccati (visto che salvaguardati dalle belle arti) anche se la casa è praticamente a toppe di colori, a parte l'affresco su via Zanardelli.

Ma quello che mi rattrista di più di quel luogo sono le colonne del cortile interno marchiate di scritte in spray blu dai teppisti, e le erbacce, che insieme al edera stanno divorando sia l'acciottolato interno del primo cortile, che la fontana nella nicchia.
Vorrei poterci entrare a lavorare già adesso, se solo potessi.
A detta dell'architetto del università che ha fatto i rilevamenti le solette tra i piani sono belle solide (salvo il sottotetto sfondato dal pioverci dentro), ma l'abbandono le ha rese polverose e piene di calcinacci, mentre desidero che la luce riempia la casa, e cambi l'aria dal odore di chiuso ed il sapore ferroso della polvere.

Ogni volta che ci passo davanti sussurro "ciao Casa"
ma so che senza fondi, non è possibile...chiamarla veramente casa, ma dai rilevamenti...hanno ipotizzato già un appartamento al piano terreno legato alla gestione, quindi partiamo da quello.

Vivere con i miei genitori sta diventando sempre più un problema, mamma rivorebbe la cucina che aveva dove ora c'è camera mia, ed io un posto dove tenere le mie cose e gestire spazio e tempo.
Per cui...investire i soldi nel palazzo sarebbe la via migliore per prendere due piccioni con una fava... perché andare a vivere da sola, anche in appartamento in qualche condomino sarebbe uno spreco di soldi ed uno stress mica da ridere, meglio pazientare ma poi essere in loco.

Sebbe ora, ripensando al cortile interno che per un certo spazio ha il muro condiviso con il condominio vicino, da cui dal condominio parte un terrazzo con un fastidiosissimo cane, ideale sarebbe un pergolato per evitare di essere visti da quel cagnetto che abbaia appena ti vede...magari coperto di edera, o gelsomino.
Prima avevo pensato al glicine, ma poi...so bene che quando fiorisce il glicine fa un sacco di fiori caduti ed è lunga contenerli.
Mentre ricordo ad un convento fuori Ravenna una grata che risaliva il muro del campanile decorato di ...delicati fiorellini bianchi su uno stuolo di foglie verde scuro, simile per certi versi alla colorazione delle foglie di edera.

Ora magari sbaglio il colore dei fiori, ma sono ricordi dei miei... 15-16 anni, ora ne ho 29, quasi 30, la memoria può pure fare cilecca.
Anche la memoria fotografica.
Però più che il canonico dire, ho un milione di euro, lo spendo in merci di lusso, preferirei usarli per investirli in un sogno, che anche se non diventasse l'ostello, sarebbe comunque CASA.

22 giugno 2020

Cambio Tutto!

Si, ma tranquilli, è il titolo di un film che ho appena finito di vedere su prime video e che mi ha caricato bene.
Vi lascio qui il trailer se vi ispira.
In pratica è la storia di una donna italiana, di 40 anni che dopo aver sbottato decide di cambiare il suo modo di subire ciò che la sua vita le propone.
È vero, lei c'ha un lavoro, esperienza e qualifiche, per cui può permettersi anche di pensare di mandare a quel paese una situazione lavorativa...
Personalmente sto ancora a cercarlo il primo impiego, ma con mamma tornata oggi che mi vede i capelli decolorati ma decisamente non lavati e mi fa "non mi piace il colore".

Accidentaccio (a parte il fatto che so che devo lavarli perché ho appena passato una settimana a letto per problemi di salute fisica che non sto a spiegare) sono i miei capelli, sono io, a me piacciono così chiari...sarei tentata alla prossima paghetta di andare dal parrucchiere direttamente, perché si, c'ho quasi 30 anni, ma è da quando ne ho 25 che mi dicono che "ho quasi 30 anni" e che quindi devo smettere di bamboleggiare e fare la ragazzina.
Eppure non ricordo il tempo che ho fatto veramente colpi di testa da ragazzina, ho sempre fatto come voleva lei, salvo eventuali viaggi o relazioni... anzi, mi sa che guardo in giro chi fa i capelli colorati...
Perché anche se la sister sono riuscita a sentirla dopo mesi, prima che ci riusciamo a vedere, ne ho 31 di anni.
Non parlo di farmi tatuaggi (non ho così tanto soldi) ma vorrei essere felice per come sono e come mi vesto, una volta tanto.
La gente chiacchiera?
Non è che io cambio causa chiacchiere....anzi...tiri dritto.
Quindi deciso...cambio tutto, o almeno il colore dei capelli tanto per cominciare. 😉

16 giugno 2020

Come inizia...

Così come inizia...Tutto finisce

Ho passato l'ultima settimana tra rabbia, lacrime, disagio.

Stavo bene, tutto sommato, malgrado il lockdown e poi le due settimane insieme, poi il weekend lungo del 2 giugno.

Credevo che andasse tutto bene, alla fine delle due settimane insieme, lui mi aveva espresso una leggera insoddisfazione perchè di fatto in quelle due settimane non era ancora possibile a livello burocratico di uscire salvo per lavoro, o ricongiungimento con i familiari per una breve visite, quindi ho passato i primi giorni a riordinare cucina e dispensa, poi alla fine... non avevo molto altro che stare al pc, guardare telefilm (mi sono fatta la maratona di How i Meet your mother, e tutte le stagioni fin ora uscite di The Good Place) cucinare, e rompere le palle alla gatta, quando lui non c'era, ossia durante le ore di lavoro.

E ammetto che si, è inevitabile fare la somma del lockdown e sentirsi depressi, insoddisfatti del proprio operato (se non vivi una situazione senza lavoro da più di 10 anni) è naturale.

E quindi viste quelle due settimane di convivenza in cui non puoi fare molto a parte stare in casa ad annoiarti, in risposta alla mia solita richiesta di esprimere se c'è qualcosa, mi ha detto che con quella piova, non era una grande prospettiva, una futura convivenza insieme, ma riconosco anche, che su 40 metri quadri hai poco da fare, tutto il giorno, specialmente chiuso in casa.

Ma la settimana successiva, si è scusato mille volte di avermi scaricato addosso le sue preoccupazioni ed ho passato il weekend lungo a curarmi di lui, che era postumo da un'estrazione particolarmente invasiva, dal dentista...

Lui che di solito è super affettuoso che cerca le coccole, era distante, avevo un campanello dall'allarme dentro la testa, ma pensavo fosse dovuto ai postumi dell'estrazione e delle molteplici anestesie subite causa complicazioni (ne so qualcosa di denti del giudizio bastardi).
Quindi ho cercato di essere comprensiva, e gli ho lasciato i suoi spazi, il weekend del 6 e 7 l'ho passato a casa mia, e lui mi ha raggiunto solo per pranzo di domenica, e visto che durante la settimana si era messo sotto con gli studi pensavo che la distanza fosse per una stanchezza, tra lavoro e recupero di lezioni per l'esame di fisica.

Invece la sirena d'allarme ha iniziato a suonare martedì 9 nel pomeriggio quando mi ha chiesto se poteva venire su, qui a Gardone, voleva parlare.
E' arrivato dopo cena, ero stanca avrei voluto solo andare a letto, ma mi ha chiesto se mi andava di fare una passeggiata ed ha iniziato a parlare, di come era iniziata la nostra relazione, di ciò che sentiva il bisogno ai tempi, che probabilmente mi aveva scaricato addosso tutti i progetti di relazione stabile che aveva con la ex, andati in fumo con il tradimento di lei.

Ed alla fine della fiera, dopo i mesi di solitudine costretta dal covid si era ritrovato a non sapere più cosa voleva dalla vita, nessuna completa fiducia in se stesso, sfiducia nella possibilità di passare gli esami al università, un senso di incompletezza che io non occupavo più.

Aveva smesso di dirmi ti amo, di cercare i baci, le coccole, le carezze, l'avevo considerato un momento passeggero, ogni tanto credo ce li abbiamo tutti dei momenti insensibilità alle persone, non ci avevo dato troppo peso.

Ma a quanto pare mantenere la "farsa" di una relazione non poteva sopportarlo, e soprattutto non poteva sopportare l'idea di mentirmi o ferirmi, e quindi con le lacrime che gli colavano sotto la mascherina fino al fondo della barba, mi ha chiesto una pausa.

Una pausa...che in pratica è la fine di una relazione, è la più grande stronzata che esista, chiedere una pausa, se non sai più quello che provi.

Mi è successo in passato di essere obbligata a proporre una pausa, perchè non accettavano il mio "non provo più niente per te".
Quindi so perfettamente che è la pausa è solo una cazzo di fine velata (perdonate i francesismi)

Negli ultimi 7 mesi, pur continuando a mantenere una via di miei progetti come quello del cantastorie, ho dato la priorità a lui, e se come regola già iniziale l'unica cosa che ti impongo, se qualcosa non va di dirmelo, non di aspettare di essere in crisi per sputare il rospo.

Arrivare dopo 7 mesi a chiedere una pausa, una fine accordata, perdonate ma mi girano un po' le palle, anche perchè avevo trovato qualcuno apparentemente stabile dal punto di vista psicologico e relazionale che piaceva anche ai miei.

Mai e poi mai successo prima.

Purtroppo mia madre ha iniziato a 25-26 anni a farmi notare che non avevo una relazione stabile, che le mie coetanee iniziavano a sposarsi a mettere su famiglia.
Ed è uno stress enorme, anche perchè amo i bambini, vorrei averne di miei, e Simone al inizio cercava lo stesso, una partner con cui costruire una famiglia.

Quindi avevo dato il tutto per tutto in questa relazione, perchè sembrava che fosse tutto perfetto.

Ma a quanto pare...lui non si ritiene la persona giusta per me.
Mi riconosce le mie buone qualità, ma ha bisogno di auto-analizzarsi, capire chi è, e cosa vuole fare della sua vita. e non è in grado di farlo, restando al mio fianco, con qualsiasi persona al suo fianco, anche con l'amico più caro.

Ho fatto la dura fino alla fine della passeggiata, ho cercato di non piangere, ho cercato di farlo ridere al momento in cui doveva solo andare verso la sua auto ed andare a casa.
Poi quando sono ritornata in camera, ho staccato il cervello davanti ad un paio di film thriller per poi iniziare a scoppiare a piangere, nel buio della stanza.

In quest'ultima settimana ho cercato di rimettermi in sesto pian piano, ho finito per parlarne con conoscenti, con amici della community del nido del corvo, scoprendo che pure un'altro dei primi membri è stato scaricato nella stessa maniera esattamente al 7 mese, ho speso la mia paghetta mensile in snack, cioccolato, dolci e in un decolorante per capelli bruni,

Venerdì con il decolorante in alcuni punti sono diventata quasi bionda, ma obbiettivo per il nuovo mese, prendere qualche maschera di pigmenti o colore temporaneo insolito, pensavo al blu, o al lavanda come Shanti avevo sentito Kurolily del gruppo di Inntale su Twitche che tempo fa si era fatta i capelli blu, ed avendo i capelli scuri come i miei mi ha detto che l'unica era decolorare.
E quindi, avendo i capelli già decisamente corti, non volevo tagliarli a zero per voltare pagina, per cui, decolorazione.
Mentre questa settimana, anche se magari non sto facendo molto movimento, sto cercando di rientrare in un ottica di dieta, senza mangiare stronzate tipo gli snack della settimana scorsa.

Anche perchè con il ciclo, mangiare cazzate non fa tanto bene, al atto pratico, sta iniziando la fase premestruale, con crampi allucinanti, infatti oggi ho provato a fare un bagno rilassante nella vasca da bagno che usavo da piccola, ma non ci sto dentro per lungo se non piego le gambe, o non le tiro fuori del tutto, quindi ho cercato di stare a mollo in acqua, bicarbonato ed essenza di menta, poi sono andata a farmi una doccia, per lavare anche i capelli questa volta con uno shampoo mandorle e pistacchio ed oggi pomeriggio mi sono crogiolata in questi profumi, ma ammetto che non mi sono veramente rilassata, non ce la faccio, il mio cervello macina tutto, il tempo, in pratica mi "rilasso" solo quando sto dormendo sul serio.

E quindi alla fine al alba di un quarto all'una ho deciso di mettermi a scrivere, a mettere per iscritto anche solo un briciolo della mia frustrazione, i miei fratelli ovviamente sono stati informati, ed anche mia madre, che è al momento a lavorare alla casa in Abruzzo.
Per cui non devo fingere che con Simone vada tutto bene e che siamo ancora una coppietta felice, ma dall'altro lato, c'è rabbia e frustrazione, quando qualcuno decide per te, e l'unica cosa che puoi fare è incassare il colpo, e iniziare a medicare le tue ferite.

Cosa provo per lui? Anche se sono incazzata come una biscia per i suoi modi di fare e per come ha scelto di comportarsi non smetto di volergli un bene dell'anima, sabato pomeriggio è passato a portarmi vestiti e cose che avevo lasciato da lui in questi mesi, per non fare ogni volta avanti ed indietro con mille vestiti in previsione del weekend, e parlando, mi ha detto che è sempre più convinto che non vuole tornare indietro sui suoi passi, nella nostra relazione, quindi più che una pausa è definitivamente una chiusura, e la cosa, l'ho presa apparentemente bene, ci parliamo ancora, ma prima ho smesso di smettere di seguire il suo profilo di fb perchè anche solo a vederlo, sto male.

E non posso manco dirlo perchè se no lui si sente male per me a sua volta, perchè siamo due cazzo di empatici, che ci sentiamo di riflesso per quello che causiamo agli altri.

Insomma un bello schifo, per l'inizio di questa nuova estate.

25 aprile 2020

Buon 25 Aprile

Lo so, sono assolutamente incostante nello scrivere e aggiornare il blog, ma piuttosto che scrivere un papiro su facebook lo faccio qui, che almeno se mi salta la linea internet un briciolo mi si salva il discorso e non devo ricominciare tutto da capo.

25 Aprile 1945

"è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo."

questo c'è scritto su wikipedia.
Ma al atto pratico non avevo voglia di fare discorsi di storia di un periodo storico, che ammetto, non mi affascina particolarmente, troppe morti, troppe dittature, troppe differenziazioni per motivi decisamente futili, di genere, etnia, religione e sesso.
Differenze che purtroppo esistono ancora oggi, e stiamo ancora lì, dopo 75 anni a sbatterci contro il muso, a ribellarci a nostro modo, a chi ancora da peso al colore della pelle, la scelta sessuale o il fatto che tu sia maschio o femmina, o transgender.
Eppure la festa della liberazione ci ricorda anche una parola importantissima:
Libertà
E' dal 8 Marzo 2020 che ci sentiamo prigionieri, e quando ti manca l'aria per lo stress di stare chiuso in casa per salvaguardare la nostra salute e di quelli che ci stanno intorno, che la parola libertà assume tutto un'altro valore ai nostri occhi.

Torneremo ad essere liberi con questo Covid-19 che appesta l'aria?
Bella domanda, per quanto mi riguarda, vorrei solo tornare ad abbracciare il mio ragazzo, sono un mese e 17 giorni che non affondo il naso nei suoi vestiti, che anche la gatta ormai mi snobba, e non ricevo nemmeno le sue coccole.
Al atto pratico, il non poter uscire di casa, da buona nerd non mi pesa troppo, ma finire per essere ai ferri corti con mamma, e non poter nemmeno uscire di casa per farmi una passeggiata e stare un oretta lontana da lei, si, quello mi pesa perchè carico su carico di stress, nervosismo e rabbia.
In questi giorni questa rabbia e questo stress, comuni a tutti gli italiani, gli ho letti ovunque nella satira dei ragazzi che parlano tra di loro nelle chat di telegram, su twitch, su facebook, e poi ovviamente sui giornali.

Ma cosa veramente importante, fin ora non ci hanno veramente tolto la libertà serrandoci in casa.

 Ci hanno tolto molte libertà quando ancora potevamo uscire a fare una passeggiata, quando se manifestavi in piazza contro il razzismo, l'inquinamento e per la solidarietà cercavano di toglierci la libertà di parola, denigrando le nostre idee, e cantando slogan poco intelligenti senza riconoscere, che come loro parlavano ed esprimevano le loro idee, potevamo e possiamo farlo anche noi.
Ci hanno tolto la libertà della conoscenza tagliando fondi alle scuole, ai musei, ai teatri, mandando in malora reperti storici, evitando di salvaguardare il nostro ecosistema, costruendo in riva al mare, portando le grandi navi nella laguna di Venezia per poi sorprendersi, in questa quarantena, il ritorno delle acque limpide nei canali ed anche avvistamenti di pesci, meduse e mammiferi acquatici come i delfini.
In questo ultimo mese e mezzo la natura a ripreso a prendersi il suo posto, dove prima c'erano solo umani e piccioni, ora tornano anche gli altri animali.
Ci hanno tolto la libertà di esprimerci anche a livello creativo, puoi fare le "grandi cose" solo se hai un titolo di studio adeguato o un certo potere economico.
Poi si sorprendono alla notizia che un ex primario anestesista in collaborazione con una start-up che già si era ingegnata per sfruttare le stampanti 3d per assistere il territorio fornendo valvole per i respiratori, riescono a creare un respiratore partendo da una maschera da snorkeling venduta al più grosso colosso europeo fornitore di attrezzature sportive per il pubblico privato (intendo i non atleti ufficiali).

Quest'anno non credo lascerà un bel ricordo, tutte le manifestazioni pubbliche che comprendono assembramenti tipo le fiere di fumetto verranno annullate, ma è davvero il momento di rimettere mano alle nostre libertà.

A far a pugni per dimostrare che l'italia non è solo mafia, pizza, carbonara e bunga bunga, ma è una pietra dura che se intagliato, smussato, lavorato con l'ingegno tipico degli italiani, può risorgere dalle proprie ceneri come un meraviglioso gioiello, di intelletto, storia e natura.
Per cui... buon 25 aprile, riprendiamoci ciò che è nostro, e VIVA L'ITALIA!

07 aprile 2020

E' un po' che non scrivo

Ciao creaturine,

è un po' che non scrivo...Giusto da novembre...
E sono ormai passati.. 6 mesi? Circa...
Beh, in realtà anche se avevo voglia di scrivere, non avevo tanto da raccontare, o meglio, volevo solo crogiolarmi nel mio stare bene.
Ad inizio dicembre ho iniziato una relazione seria con il mio attuale ragazzo e ancora per certi versi non mi sembra vero, di aver trovato qualcuno così simile a me, nei gusti, negli interessi, e perfino nei videogiochi!

Però di fatto, fino al 8 Marzo 2020 ho preferito crogiolarmi nelle sue braccia e coccolarlo a mia volta, che scrivere o parlare di lui, e di quanto mi renda serena.

Ma a quasi un mese dal suo ultimo abbraccio, ammetto che un briciolo di sfogo scritto non limitato solo alle chat di amici, mi ci voleva, anche forse per i rari ed eventuali lettori del blog.

Al atto pratico il progetto del Cantastorie procede, prima del esplosione quarantena, dovevo solo mandare un messaggio PEC (Posta Elettronica Certificata) di richiesta ufficiale al ufficio edilizia ed urbanistica del comune, per avere quel benedetto studio di fattibilità dell'università di Brescia, ma a parte l'assenza di una PEC personale, con il caos del coronavirus ho pensato bene di rimandare a quando tutti gli uffici comunali saranno rientrati a pieno regime.
Poi inizierà la palla di cercare fondi ecc, e considerando come l'emergenza ha sballato la situazione economica italiana, ci sarà solo da vedere, di fatto dubito che qualcuno abbia già allungato le mani in termini di interesse per l'immobile, in questi ultimi mesi di emergenza, per cui sto abbastanza tranquilla, anche se sono arrivata a promuovere l'idea del cantastorie addirittura mentre dormo di notte in qualche sogno, che l'ho trovato abbastanza allucinate, ricordandomene la mattina dopo, ma questi sono... dettagli.

Di fatto l'idea de Al Cantastorie vive anche un anno dopo e non potrei essere più orgogliosa di quello che sto facendo, che possa funzionare o meno, non mollo la presa facilmente e anche se mia madre ed in generale la mia famiglia non mi sostiene nel idea, credendola una pazzia, una perdita di tempo e di denaro.
Sono ancora qui, in piedi, a caricare per avere un risultato.

E di fatto, poter scappare ogni weekend da Simone, mi serviva anche per scappare da tutto sto negativismo in casa che mi stressa di continuo, credendomi depressa perchè me ne sto sempre chiusa in camera al pc.
E' salvaguardia della mia salute mentale evitare di scontrarmi con la famiglia e soprattutto con mia madre...

Ma...dettagli.

Ammetto che mi ha lasciata un po' interdetta comprendere che il mio compagno è allergico ai cibi che amo di più ossia cioccolato e fragole (in realtà è allergico a tutti i frutti di bosco, non solo alle fragole) perchè il mio pensiero è stato, " e mo, che posso fargli di dolce" ma al atto pratico, semplicemente gli evito di baciarlo quando ho mangiato quelle cose (tipo i cioccolatini che mi ha regalato per san valentino) e via.

In realtà in questa quarantena, oltre a lui, mi manca tantissimo il cioccolato, le fragole, ci sono ogni tanto per dolce a casa... ma non me le riesco a godere appieno, probabilmente troppo stressata dalla quarantena, e ormai pianifico che quando ci si potrà spostare da un comune al altro, mi fiondo a casa sua, a Brescia, sia per stare lontana dai miei, che per poterlo stringere di nuovo.

E se ci rifletto, a parte l'ultimo mese di quarantena, i primi mesi di questa relazione sono letteralmente volati, ma sto bene e spero che continui cosi.
Oh, beh, credo che ci speriamo entrambi, di fatto quando ci siamo conosciuti la prima volta, era stato messo in chiaro da entrambi di volere una relazione stabile che possa evolvere solo in qualcosa di più duraturo.

Di fatto è raro trovare un ragazzo di 26 anni che sta già facendosi costruire una casa di proprietà, con un lavoro a tempo indeterminato, mentre vive da solo in un appartamento con la sua gatta.
Insomma combo perfetta per la mia ricerca di stabilità emotiva, un compagno con la testa a posto, che però si accoda facilmente, anzi, probabilmente fa lui da guida, nei miei stessi interessi nerd, quindi...

SONO FELICE

e quindi non sento grande bisogno di scrivere o sfogarmi...ma quando decidi di tenere un blog, ogni tanto devi farti vedere.


un mega abbraccio virtuale a tutti

Giudy