24 giugno 2018

Stare male e riconoscerlo di stare male

Ciao creaturine,
è un po' che non scrivo, o meglio ho anche scritto, ma non vi ho raccontato tutto, volevo farlo in un vocale, ma ogni volta che ci penso inizio a piangere, e quindi inizio da qui, dal blog.
Anche perchè i Messaggi in Bottiglia sono nati con l'aspettativa di dare una luce positiva alla giornata, mentre, quello che sto passando in questi mesi, non è molto positivo.

Meglio che la prima parte la premette, il testo che avevo preparato per il messaggio vocale.

"12 Aprile 2018

Siamo tutti stelle cadenti.

Ammassi informi di roccia e ghiaccio, che in fondo non sono altro che terra, ed acqua.
Acqua e terra, terra e sangue, farina di mais e sangue di un dio, a seconda delle etnie e religioni che hanno popolato la nostra terra.
Siamo esseri umani, e siamo stelle cadenti, perchè per quanto possiamo brillare, essere ammirati essere portatori di desideri e speranze, continuiamo a cadere nel vuoto, all'infinito.

A pensarla così, che continuo solo a cadere, la cosa mi angoscia, e mi fa arrabbiare, eppure questa rabbia, questa paura, non impediscono il perpetuo procedere nella vita, qualsiasi cosa facciamo, presto o tardi cadremo sulla nuda terra.

Ciao creatura, ti sono mancata?
Il progetto Miab ha già compiuto un anno, ed io...sono stata in silenzio praticamente, due stagioni, circa sei mesi di assoluto silenzio.
Sei mesi che non volevo parlare con nessuno, mesi in cui magari ho scritto, ma... era la voce a non voler venire fuori.

Specie nel mese di dicembre, sono stata male, non tanto un malessere fisico, ma...psicologico diciamo...
Dopo tutti i miei messaggi di positività verso il mondo, sono stata io a cadere, a cadere nel pensare, che visto che avevo mal di testa da giorni e non stavo meglio, avrei potuto buttarmi sotto un auto in corsa...e avrei finito, forse di soffrire.
Mai pensiero più stupido, stupido, stupido stupido.
Ma ho resistito, ho iniziato a martellarmi in testa la scatola di latta dei biscotti, perchè mi faceva male la testa, magari se me la spaccavo in testa potevo stare meglio, e sono riuscita ad arrivare a casa, incolume, prima di scoppiare a piangere, senza riuscire a spiegare ai miei genitori il motivo, e quando ho cercato di spiegare cosa era successo mi sono sentita solo attaccata, insultata dai miei stessi genitori che stavo dicendo idiozie, e sono scappata in camera a piangere.
Ancora oggi, a distanza di mesi, a parlare e scrivere queste cose, mi viene il nodo alla gola, perchè sono caduta, sono arrivata al limite, e ci ho dovuto impiegare tutta la mia forza di volontà per non lasciarmi cadere del tutto.
E sono assolutamente arrabbiata con me stessa, per essere arrivata a quel punto.
Io che ho avuto, e ne sono convinta, ho avuto una seconda possibilità anni fa, sono arrivata al limite, e potevo davvero, rischiare di fare come un mio amico di messenger che si è buttato sotto un auto in corsa per suicidarsi ma non è riuscito nel suo intento, finendo parecchio acciaccato, diciamo.
Sono arrabbiata ed al contempo terrorizzata dal fatto, che la mia mente è stata anche solo in grado di pensare ad una cosa del genere, che lanciandomi sotto un'auto in corsa, sarei riuscita a togliermi di dosso tutto il dolore fisico che stavo provando.

E' follia, è stata follia pura, eppure, sono riuscita ad evitarla, e non voglio più rischiare di pensarlo una seconda volta.

Lo so, non è bello, parlare di queste cose, ma è giusto anche parlarne.
Sei ancora in piedi, dimostra che sei ancora in piedi, che sei ancora viva, che non ti sei fatta indurre nella tentazione di ucciderti.
Diciamo che è stato un periodo blu...sai no, il blue monday? I giorni più depressi del anno?
Dicembre per la prima volta è stato per me, veramente depresso, esauriente.
Difficile da vivere e da parlare.
I mesi che mi hanno portato ad aprile, non sono stati proprio eccellenti, ma per qualche mese c'è stata una persona che mi ha dato un po' di serenità... prima di gettarmi come un giocattolo, quando il suo cuore ha preso a battere per un'altra.
E' una cosa fresca, mi sono già abbastanza sfogata sui blog e social, e non voglio tornare sull'argomento. Su di lui.

C'è chi ancora cova vendetta al posto mio, ma... io ormai, non lo odio, non ho apprezzato i modi, ma è inutile starci a ripensare.
E' giusto tornare a sorridere al bacio del sole, e cercare qualcosa di positivo nella bella stagione.
Non ha senso. Guardarsi alle spalle, e fasciarsi la testa per ciò che è passato.
E per questo, ho deciso di tornare, a parlare, qui sul canale, se solo sapessi montare i video, probabilmente farei anche delle riprese, ma, mi spiace, non ho proprio tempo per imparare certe cose.
Anche se apparentemente avrei un sacco di tempo da perdere.
Ma la mia testa è troppo invasa da vari progetti e pensieri, per dire che potrei concentrarmi a capire come si fa un video vero, con la webcam del computer.

Volevo solo dirvi, che ci sono.

Sarò anche un ammasso di rocce e ghiaccio, un oggetto volante non identificato, ma sono una stella cadente, perchè non ho ancora spesso di parlare e splendere, nel mio cadere."

Di fatto, dopo aver pensato che potevo suicidarmi, a fine maggio, dopo l'ennesima crisi di pianto e di nervi, sono andata dal mio medico curante a chiedere aiuto e mi ha prescritto una visita psichiatrica entro 10 giorni, e il primo di giugno mi sono trovata a parlare con la psichiatra delle pressioni di mia madre e di mio fratello sul mio aspetto fisico, sulla mia vita ecc.
Mi ha prescritto un antidepressivo e un sonnifero per regolare il ciclo dormi-veglia, visto che di fatto tendo ad addormentarmi verso le 2, sveglia alle 9 e sono principalmente attiva da metà pomeriggio.
E ormai sono alla terza settimana, quasi quarta, di medicine e sono più serena la maggior parte del tempo.
Ho anche iniziato a vedere una psicologa, l'obbiettivo è un po' ricostruire la mia autostima.
Di fatto la famiglia che mi attacca solamente, mi sta distruggendo.
La mancanza di relazioni umane, non è proprio positiva, ma ci arriverò con il tempo.
Credo, che a Pasqua ve l'ho raccontato, credo, che appunto, è morta la mia micia di 17 anni.
E ci ho provato a convincere i miei a prendere un nuovo gatto, ma a quas 28 anni, mi sono sentita dire che non sono abbastanza responsabile per curarmi di un nuovo micio.

Quindi ho deciso che lo prenderò comunque contro il loro volere.
Senza particolari relazioni umane, anche quei pochi minuti di coccole che faccio con i mici randagi, sono minuti di serenità, ci sono cresciuta con i gatti, e di fatto ne ho bisogno.

Altra riflessione che ho fatto, perchè in questo periodo un po' alla volta, con sta maledetta dieta sto perdendo peso, e che mi sta bene come stile... mi piacerebbe riempire l'armadio di vestiti anni 50, dalla gonna lunga, al abito...ho già l'abito blu a pois bianchi, indossato un paio di volte, ma mi piacerebbe avere uno stile di vestire che sia particolare come la mia anima.

Lo so, sono egocentrica al massimo con questa affermazione, ma ho sempre cercato di distinguermi dalla massa, e se mi sento bene con i vestiti che indosso, è già un grande risultato per me.

Sinceramente, fino a questo giugno, ho resistito 10 anni alle pressioni di mio padre, che ero depressa e dovevo prendere medicine, ma alla fine, dopo essere stata tanto vicina da pensare di farmi veramente del male, è giusto riconoscere, che stavo male, e non potevo contare solo sulle mie forze.

Ho accettato di dire di stare male, e a detta di psichiatra e psicologa è stato un grande passo, ammettere di aver bisogno di aiuto.