25 Aprile 1945
"è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo."
Ma al atto pratico non avevo voglia di fare discorsi di storia di un periodo storico, che ammetto, non mi affascina particolarmente, troppe morti, troppe dittature, troppe differenziazioni per motivi decisamente futili, di genere, etnia, religione e sesso.
Differenze che purtroppo esistono ancora oggi, e stiamo ancora lì, dopo 75 anni a sbatterci contro il muso, a ribellarci a nostro modo, a chi ancora da peso al colore della pelle, la scelta sessuale o il fatto che tu sia maschio o femmina, o transgender.
Eppure la festa della liberazione ci ricorda anche una parola importantissima:
Libertà
E' dal 8 Marzo 2020 che ci sentiamo prigionieri, e quando ti manca l'aria per lo stress di stare chiuso in casa per salvaguardare la nostra salute e di quelli che ci stanno intorno, che la parola libertà assume tutto un'altro valore ai nostri occhi.
Torneremo ad essere liberi con questo Covid-19 che appesta l'aria?
Bella domanda, per quanto mi riguarda, vorrei solo tornare ad abbracciare il mio ragazzo, sono un mese e 17 giorni che non affondo il naso nei suoi vestiti, che anche la gatta ormai mi snobba, e non ricevo nemmeno le sue coccole.
Al atto pratico, il non poter uscire di casa, da buona nerd non mi pesa troppo, ma finire per essere ai ferri corti con mamma, e non poter nemmeno uscire di casa per farmi una passeggiata e stare un oretta lontana da lei, si, quello mi pesa perchè carico su carico di stress, nervosismo e rabbia.
In questi giorni questa rabbia e questo stress, comuni a tutti gli italiani, gli ho letti ovunque nella satira dei ragazzi che parlano tra di loro nelle chat di telegram, su twitch, su facebook, e poi ovviamente sui giornali.
Ma cosa veramente importante, fin ora non ci hanno veramente tolto la libertà serrandoci in casa.
Ci hanno tolto molte libertà quando ancora potevamo uscire a fare una passeggiata, quando se manifestavi in piazza contro il razzismo, l'inquinamento e per la solidarietà cercavano di toglierci la libertà di parola, denigrando le nostre idee, e cantando slogan poco intelligenti senza riconoscere, che come loro parlavano ed esprimevano le loro idee, potevamo e possiamo farlo anche noi.
Ci hanno tolto la libertà della conoscenza tagliando fondi alle scuole, ai musei, ai teatri, mandando in malora reperti storici, evitando di salvaguardare il nostro ecosistema, costruendo in riva al mare, portando le grandi navi nella laguna di Venezia per poi sorprendersi, in questa quarantena, il ritorno delle acque limpide nei canali ed anche avvistamenti di pesci, meduse e mammiferi acquatici come i delfini.
In questo ultimo mese e mezzo la natura a ripreso a prendersi il suo posto, dove prima c'erano solo umani e piccioni, ora tornano anche gli altri animali.
Ci hanno tolto la libertà di esprimerci anche a livello creativo, puoi fare le "grandi cose" solo se hai un titolo di studio adeguato o un certo potere economico.
Poi si sorprendono alla notizia che un ex primario anestesista in collaborazione con una start-up che già si era ingegnata per sfruttare le stampanti 3d per assistere il territorio fornendo valvole per i respiratori, riescono a creare un respiratore partendo da una maschera da snorkeling venduta al più grosso colosso europeo fornitore di attrezzature sportive per il pubblico privato (intendo i non atleti ufficiali).
Quest'anno non credo lascerà un bel ricordo, tutte le manifestazioni pubbliche che comprendono assembramenti tipo le fiere di fumetto verranno annullate, ma è davvero il momento di rimettere mano alle nostre libertà.
A far a pugni per dimostrare che l'italia non è solo mafia, pizza, carbonara e bunga bunga, ma è una pietra dura che se intagliato, smussato, lavorato con l'ingegno tipico degli italiani, può risorgere dalle proprie ceneri come un meraviglioso gioiello, di intelletto, storia e natura.
Per cui... buon 25 aprile, riprendiamoci ciò che è nostro, e VIVA L'ITALIA!