08 aprile 2023

Autismo

Vi siete mai sentiti durante la vostra infanzia, diversi? 
Guardare gli altri e pensare...sono nato per un epoca diversa, non mi diverte quello che diverte gli altri bambini, per me non è divertente, magari pensiamo che sia solo triste, o simpatico ma niente da ridere così sguaiatamente da...
Sarò normale?
Eppure mi sembra normale, forse sono solo più maturo dei miei amici di gioco.
Poi cresci, senti parlare di autismo, vedi magari il ragazzino in classe accompagnato dalla professoressa di sostegno, ipotizzi, sarà una disabilità.
Diventi adulto e vai avanti e non ci pensi più, insomma se stai meglio a confrontarti con persone più grandi di te, nessun problema.

Eppure lo sapevi che quella sensazione di sentirsi diverso, potrebbe essere un indicatore di spettro autistico?

Come pure appassionarsi ad alcuni cibi non tanto per il gusto ma per la consistenza che hai in bocca.

Ti dicono che sei troppo sensibile, non solo emotivamente, ma anche per il maglione di lana sulla pelle.

C'è il profumo troppo intenso della signora che incontri al supermercato quando nessuno sembra dar segno di sentire, o la puzza di sudore delle persone sui mezzi.

Oppure ti danno fastidio gli schiamazzi dei bambini fuori da scuola, sono a volume normale per gli altri ma a te sembra troppo alto.

Magari come me hai pensato di essere "normale" ma poi inizi a notare l'incidenza dei nuovi nati con l'autismo e non è possibile che siano tutti disabili.
È possibile, che sia l'influenza del Covid sul ambiente umano, ma insomma, certi bambini sembrano assolutamente normali.

E se ti documenti, cadi dal pero, l'autismo non è una malattia o una disabilità curabile in qualche maniera, è semplicemente una problematica legata al funzionamento neuronale come la dislessia, e leggendo i  sintomi dello spettro autistico, in molti ti trovi, incluso magari che te ne stai meglio solo che in compagnia.

E a trentadue anni fai il test a titolo gratuito, (io dallo Psichiatra che già mi cura per la depressione) un paio di centinaia di affermazioni a cui rispondere se ti ritrovi o meno e se avevi questo comportamento da bambino o no.

La "normalità" aggira intorno alle ottanta risposte vere, e quando superi il centinaio (117), la diagnosi, sei Asperger ad alto funzionamento.

E ti trovi a rispondere troppe domande senza risposta.

È normale che sei troppo emotivo, troppo insensibile al certe ironie, troppo sensibile ai rumori, agli odori, alle stoffe di certi vestiti, o ti manda in trip sensoriale la consistenza gelatinosa della Rain drop cake o delle sferette di tapioca del Bubble Tea oppure il caviale di succo di frutta della cucina molecolare.

Poi quando Gardone Val Trompia decide di fare una camminata a sostegno del autismo l' 1 aprile 2023, è ovvio che ci vai.

Perché tu sei un Asperger di alto livello, cioè un quoziente intellettivo superiore al settanta (quindi si, sei fottutamente intelligente, anche se a scuola in pagella scrivevano "intelligente ma non si applica") e hai giusto difficoltà a livello socio-relazionale, tipo parlare in pubblico o stare in un luogo affollato cercando di non avere un attacco di panico.

Cioè malgrado le tue difficoltà sei riuscito a diventare adulto e a fare le tue conquiste personali anche se gli altri, magari anche o tuoi familiari, non le vedono.

Ma ci sono tanti ragazzi e soprattutto genitori di bambini con autismo a basso livello che sono letteralmente stremati, da una società italiana che più di tanto non sostiene ed aiuto, va bene hanno dei sussidi a sostegno, ma letteralmente sono il minimo sindacale.
E queste marce, servono anche a farli sentire che non sono soli.
Non sono soli, e non devono essere lasciati soli, non solo in occasione della giornata internazionale sul autismo il 2 Aprile, ma tutti i giorni.

Non possiamo evitare lo sguardo quando un  bambino in mezzo al traffico inizia ad urlare spaventato perché il suono dei mezzi è troppo alto per la sua percezione e gli fa paura.
Ed i genitori esasperati da quella che per loro è una fonte di stress ogni santo giorno, nel cercare di crescere quella creatura in un ambiente accogliente anche per lui, ci guardano chiedendo comprensione e ricevono principalmente occhiatacce accusatorie e borbottii sulla loro gestione del proprio figlio.

Se toccasse a te, cosa vorresti che gli altri facessero? Che ti ignorassero?

No, vogliamo ed esigiamo tutti rispetto per i nostri bisogni primari, per cui, le marce vanno bene, ma dovremmo ricordarmene ogni giorno.