GDR: Isla Calina
Chat: Piazza Grande
23:35 Speranza [Fontana] Un abito azzurro pallido, leggero, che mostra con grazia il decoltè della cantastorie, così come gli spacchi sulle maniche, le candide braccia. Pallida, il viso ovale, grazioso, gentile, su cui sfavillano gli occhi nocciola dal taglio felino, memoria del padre, il fu pirata Baldassarre, passato poi di titolo ai figli, ma non a quella bambola dal crine castano dal riflesso rosso, che proprio fa a pugni con quel unica ciocca blu-azzurra che le ricade sul lato sinistro del viso. Quella criniera fulgida quasi leonina è sciolta sulle spalle, in piega da celare le orecchie puntute, uno dei pochi segni distintivi della razza materna, della famosa cantastorie, Lio dell'Alba, se tutti i Baldassarre, sono pirati, la più piccola, è ben lontana dal natio regno di Creatario, seduta sul bordo della vasca della fontana, a intonare note con un flauto di legno, persa nella propria musica, ai piedi pantofoline in tinta con l'abito, ed alla cinta, insieme a borse e cinghie è appesa anche la fida lira, che riposa in grembo in quella seduta quasi signorile. Nascosta, sotto le vesti, fissata con una cinghia alla coscia mancina, riposa un piccolo pugnale unico mezzo di difesa per la dolce fanciulla.
23:35Speranza usa Flauto : Flauto in legno intarsiato, perfetto per esprimere le proprie musiche e le proprie gioie in qualunque momento e luogo, grazie anche alle sue dimensioni ridotte che permettono al musicante di portarlo con se ovunque con praticità.
23:35Speranza usa Lira : Piccolo strumento a corde, perfetto per le più svariate musiche, da quelle più sentite alle musiche da taverna. Il suo miglior pregio indubbiamente è la sua trasportabilità.
23:36Speranza usa Pugnale sottile : Arma bianca con lama monofilare leggermente curva, adatta a colpire di punta, e utilizzabile anche di taglio. Bilanciato a sufficienza per essere lanciato. Venduto con il suo fodero.
23:46 Beleth: <La notte è calda, come d'altronde ogni momento della giornata in quest'isola. Beleth è vestito "alla buona": una maglia di cotone bianca, collo a V; pantaloni di cuoio ed una cinta d'arme da cui penzona la sua spada corta. Il suo viso è chino verso il pavimento della piazza su cui cammina spensierato. I suoi occhi, verdi smeraldinei, si dirigono poi in direzione della fontana; incuriosito dalle note di flauto intonate da Speranza.> Ci mancava il concertino serale. <Il suo tono ironico, si sposa con una voce dalla tonalità pacata e melodiosa, eredità lasciatagli dai suoi genitori. La mano destra impugna, quasi fosse un tesoro, una bottiglia di Grog. Mentre avanza verso Speranza, ormai piuttosto vicino, tracanna due sorsi dell'intruglio e le si ferma davanti, giusto tre braccia di distanza.> Lo fai per soldi? <Non una delle presentazioni migliori che potesse fare, ma non sembra badarci più di tanto.>
23:58 Speranza [Fontana]: <Speranza suona, ma davanti a se non ha nulla, nemmeno un contenitore per le offerte, no la ragazza suona solamente, rapita dalla magia che la musica suggerisce al cuore con le note, un ombra, le giunge al chiarore della luna ma ella non interrompe la melodia, solo quando la voce del pari la raggiunge, leva gli occhi felini sul mezzo e terminando la melodia, risponde con un tono leggermente roco, caldo, sensuale, tanto diverso da quello dolce e cristallino che predilige per il canto> Non questa sera messere <risponde gentilmente osservandone il crine di fuoco al chiarore azzurro della sera> Le musiche in genere le sceglie chi commissiona, non chi suona <aggiunge infine posando le mani con il flauto tra le dita, in grembo, in ascolto dell'estraneo, in segno di cortesia>
00:07 Beleth [Fontana]: <Inarca il sopracciglio destro accennando appena poi un sorriso. La destra si porta nuovamente all'altezza delle labbra del mezzo: un altro lungo sorso di Grog.> Non sempre, i mendicanti di solito cercano di intonare musiche di ogni genere nei mercati delle grandi città delle terre da cui provengo, per poter spillare qualche soldo ai passanti. Ma < Si sofferma giusto un attimo a squadrare la ragazza, dal basso verso l'alto, e poi di nuovo osservandone i lineamenti dalla prospettiva inversa.> di solito non sono così intonate quelle che sentivo. < Un complimento, o qualcosa del genere precede un'altra pausa. Il ragazzo porge in direzione di Speranza la sua bottiglia di Grog > Gradisci? < Il braccio rimane teso verso di lei in attesa > Suoni per qualche motivo particolare?
00:14 Speranza [Fontana]: <Malgrado in quei dieci anni di viaggi, i complimenti non siano mai mancati, a quegli occhi verdi, Speranza arrossisce debolmente> La musica è la mia vita, messere, ed in genere canto, suono e danzo per le corti, o le taverne, le piazze, le lascio a quelli che della musica non ne hanno fatto ragione del proprio essere, al massimo, mi concedo di suonare, per render noto che sono giunta in loco <risponde seria, senza mai scollare gli occhi da quelli di lui, orgogliosa in fondo, della sua scelta di essere cantastorie, per poi scuotere il capo> Vi ringrazio della gentile offerta, ma non mi permetterei mai di negarvi il vostro dolce nettare <risponde in merito al offerta del alcolico>
00:29 Beleth [Fontana]: <Il mezzo ritrae lentamente il braccio. E' lui poi a distogliere quel lungo scambio di sguardi tra i due, andando a sedersi anch'egli sugli scalini della fontana, è a giusto un braccio e mezzo da Speranza, ma non la sta osservando> Mi chiamano il Rosso, molto piacere. <Le parole scandite in modo solenne, quasi fosse doverosa la presentazione. La bottiglia di Grog (quasi terminata), viene poi posata con delicatezza nello scalino più basso ed adiacente a quello dove è seduto Beleth.> Quindi una sorta di Bardo? <Entrambe le mani poi vanno a congiungersi, e dopo aver incrociato le dita ed essersi creato un appoggio per la testa, torna a fissare Speranza> E' difficile trovare di questi tempi qualcuno che sia così convinto delle proprie ragioni di vita. La facilità con la quale cerchiamo d'illudere noi stessi creando delle ragioni di vita per rendere quest'esistenza più sopportabile, è sconcertante. <Riflette ad alta voce, continuando a fissare in viso la mezza.> Siete giunta quì da tanto?
00:38 Speranza [Fontana]: Preferisco definirmi Cantastorie, in realtà <Asserisce la giovane mezza in risposta al maschio> In ogni caso, il mio nome è Speranza, piacere mio <risponde con garbo alla presentazione del Rosso, osservandone i gesti, e riponendo nella cinta il flauto per passare alla lira, di cui inizia a tenderne le corde con attenzione, le orecchie tese ad accordare lo strumento> Si vede così tanto? <domanda infine riferita all'ultima domanda del mezzelfo e sospirando aggiunge> La nave che mi ha condotta qui dal Regno, ha effettuato lo sbarco il ventesimo giorno del mese corrente, sono arrivata giusto in tempo per la festa sulla spiaggia bianca, quasi una fortuna, quasi <commenta sibillina memore delle richieste del Rettore di indagare sul fatto della nave fantasma apparsa al evento di tre giorni prima> Fin ora avevo più viaggiato per terra che per mare, per così tanti mesi <ammette in fine dopo un altro lungo sospiro>
00:48 Beleth [Fontana]: <Il capo del mezzo torna in posizione, per poi sbadigliare sonoramente> Io sono arrivato poco dopo. <Annuisce poi sorridendo alla domanda della sua pari> Si vede un aria spaesata nei vostri occhi, che in questo momento appartiene anche a me invero. <Sospira anch'egli, e sull'ultima affermazione della giovane, indugia per un attimo> Dite "quasi" fortuna. Perchè "quasi"? Che è successo a quella festa così mondana? <Enfatizza particolarmente il "quasi". Le gambe poco dopo si flettono per farlo tornare in posizione eretta.> Meglio stare in piedi, che se non torno alla mia branda, tutto questo Grog potrebbe farmi finire in brutte situazioni! <Sorride alla ragazza accennando appena ad una risatina>
00:54 Speranza [Fontana]: <La fanciulla sfarfalla le lunghe ciglia perplessa da quella domanda> E' andato tutto a fuoco... oltre a tutte le cose che il governatore smentisce nella bacheca...ma immagino non vogliano far spaventare i cittadini, tra un loa di fuoco che appare e una nave fantasma che tocca riva e scompare <Afferma serafica prima di annuire alle parole del rosso, e guardando la luna si alza a sua volta> Concordo, anche se... mi sa che andrò a fare un salto alla taverna dei gemelli, ieri la mia ballata è stata apprezzata dai presenti <afferma orgogliosa, issandosi in tutta la sua statura di una buona spanna più bassa di lui> Buona serata <augura dolcemente allontanandosi in fretta in direzione del area sud della città>
01:00 Beleth [Strada]: <Scuote il capo, perplesso.> Eh? Tutto a fuoco? Avevo sentito qualcosa, ma non credevo si trattasse di qualcosa accaduto per davvero. <Scuote le sue vesti e le sbatacchia un po'> Qualcosa di divertente allora succede, eh? <Nuovamente scuote il capo al dire di Speranza> La taverna a quest'ora sarà piena di ubriachi, e mi ci aggiungerei anche io, se non fosse che per oggi ho già dato abbastanza. <Sorride poi incamminandosi a piccole falciate, che lasciano palesemente capire che non sia del tutto sobrio> Buooonanotte Speranza! <Intona un saluto quasi canticchiato, per poi sparire verso le case.>
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