GDR: Isla Calina
Chat: Quartiere dei Mercati16:54 Tyrek [Strada]: <Il sole splende ancora alto nel cielo nonostante il pomeriggio si stia avviando lentamente verso la sua fine. Il quartiere dei mercati è in ogni caso come sempre ben popolato, un miscuglio di razze intente nel fare acquisti e circondate dagli schiamazzi dei vari venditori che tentano in un modo o nell'altro di accaparrarsi i vari clienti. Tra questi vi è anche l'elfo del mare dai lunghi capelli violacei e dalle caratteristiche striature azzurrine. Indossa abiti semplici e comodi: camicia in cotone bianco, panciotto in corda e cotone scuri così come i pantaloni e gli stivali dal tacco basso. In vita è assicurato un semplice pugnale, portato più per abitudine che per reale necessità>
17:01 Speranza: <Una criniera di onde tra il castano e il rosso su cui campeggia un singolo ciuffo azzurro, il vento che fa danzare ciocche nel suo soffio, facendole fuggire dalla complicata acconciatura di trecce che da un aspetto quasi regale alla giovane cantastorie dalle orecchie a punta e gli occhi nocciola che alla luce del sole, in alcune angolazioni paiono quasi dorati, in quel taglio elegante, apparentemente felino. Vestita di un abito azzurro che risalta il chiarore della pelle come l'abbondanza delle forme, in una corporatura che sicuramente rimembra molto più un umana che un'elfa, ma in fondo, Speranza è una mezzosangue. Sotto il corpetto ricamato del abito che concede una generosa vista sia delle spalle nude che del decoltè, la musicante tiene una cintura con appesi non solo un borsello con cinghia di cuoio ma anche numerosi strumenti, un tamburello di sonagli, un flauto, una lira, dei cucchiai, tutto il necessario, per le sue esecuzioni. Curiosa tra le bancarelle, la ragazzina, come la chiamano gli elfi, arricciando la punta del naso ai vari profumi ed odori che aleggiano tra banchi e botteghe, spensierata, in apparenza, nel mirar tanta meraviglia. Ben nascosto sotto le vesti, un pugnale sottile, fissato alla coscia sinistra, per le evenienze>
17:09 Tyrek [Strada]: <Le lunghe orecchie a punta sono ben visibili tra i lisci capelli, i quali terminano tra le scapole e ondeggiano lievemente a ritmo con il passo calmo dell'elfo. Una bancarella sembra attirarlo in particolare, quella alla sinistra di Speranza e verso cui si dirige. Le contrattazioni con il mercante durano ben poco, comprando quindi quasi subito un borsello in cuoio chiuso da un bastoncino in legno a forma di dente, contenente un acciarino, una pietra focaia ed una candela.> Grazie <Rivolto al commerciante porgendogli i dobloni. Solo quando sta per allontanarsi nuovamente nota la ragazza nella bancarella affianco, soprattutto i capelli e gli strumenti musicali sembrano fargli scattare qualche ricordo> Scusami <Le si avvicina, tentando di attirarne l'attenzione>
17:15 Speranza [Strada]: <Come un bimbo davanti ai balocchi, la ragazza rimira una lampada con occhi splendenti> che meraviglia <mormora sotto voce, prima di udire una voce alle sue spalle, e mugola> mh? <mentre si volta in direzione del elfo quasi due spanne più alto di lei, non lo riconosce, il mare e la riva la sera della festa non erano oggetto del suo interesse, ma sorride dolcemente> Buona sera <saluta computa, ricordandosi che l'etichetta invita a passare alla buona sera già passato il mezzodì> posso esservi utile, messere? <domanda, la voce calda, lievemente roca ma suadente da far concorrenza alla miglior puttana del isola, e sfarfalla le lunghe ciglia su quelle iridi da cerbiatta analizzando l'elfo>
17:22 Tyrek [Strada]: <Rallenta fino a fermarsi ad un paio di passi di distanza da Speranza, giusto per potersi parlare senza dover urlare visto il costante chiacchericcio dei vari passanti> Buona sera <Saluta anche lui> Non volevo disturbarvi, ma la curiosità ha avuto il sopravvento <Quasi si giustifica per averla fermata così dal nulla> Per caso avete suonato alla festa sulla spiaggia qualche giorno fa? Intendo ovviamente prima che succedesse tutto quello che è successo <Da per scontato che in ogni caso lei sappia dei vari incidenti alla festa in spiaggia, visto che probabilmente tutta l'isola ne è al corrente. Sulle ultime parole il labbro superiore si solleva appena, accennando un sorriso che mette in mostra una piccola porzione dei bianchi denti>
17:29 Speranza [Strada]: <Malgrado l'apparenza da giovane dama a quella domanda gonfia le guance in una smorfia spazientita prima di sospirare ed annuire> Si, anche se non ho avuto modo di suonare <si guarda in giro e prosegue la sua passeggiata, lenta, dando al elfo modo di tenerle testa, ed anzi, si guarda un attimo indietro, per controllare che lui la segua> Viste le notizie dette dal Governatore, meglio non spararlo ai quattro venti che ci vedo bene e non avevo bevuto <allude al fatto che sulle pubbliche teche abbiano parlato di fumi del alcool> Siete il terzo elfo che me ne domanda <commenta, lanciando un occhiata in tralice al maschio> Ma ho detto loro solo cose che ho già riferito al Rettore del Circolo Scientifico e Geografico... il resto del lavoro, lo faranno loro, penso <conclude controllando nuovamente che quello le sia a portata d'orecchio>
17:38 Tyrek [Strada]: <Prende l'invito alla passeggiata per quello che è e le si affianca adeguando il suo passo a quello di lei> Ah ecco mi sembrava di averla già vista, anche se solo di sfuggita <Ammette> Per quanto riguarda le notizie date dal Governatore sugli eventi di quella sera non mi sarei aspettato nulla di diverso; per quanto sia su quest'isola da pochi giorni immagino che la politica sia sempre la politica <Risponde un po' pensieroso, ma non certo preoccupato> Il terzo? <Domanda un po' sorpreso> Sì ho letto del Circolo e della richiesta di aiuto per un'indagine sulla spiaggia <Commenta, mentre continua a camminare al fianco della mezz'elfa>
17:43 Speranza [Strada]: E la verità celata per non far paura alle persone <commenta la fanciulla in risposta alla prima affermazione del elfo, prima di annuire> un elfo che hanno pestato alla festa che di fa chiamare Rondine e una dama che si presenta come Fiordaliso, ma immagino che molti elfi non diano mai il loro nome vero <avventata il più delle volte, ma non è stupida la ragazzina> Io sono totalmente inutile per l'indagine sulla spiaggia <brontola scuotendo le spalle, prima di levare nuovamente lo sguardo sullo straniero> Pure voi venite dal Regno? <domanda ingenuamente, osservandolo curiosa>
17:51 Tyrek [Strada]: Una pratica che non condivido <Asserisce con convinzione> Non trovo un motivo per dover inventarmi un soprannome, quindi potete chiamarmi con il mio vero nome Tyrek Rackham <Si presenta girando il capo verso la ragazza per un momento, occhi azzurri rivolti verso il volto di lei> Meglio solo Tyrek <Aggiunge, tornando poi a guardare davanti a sé ed ogni tanto anche la bancarelle che sfilano al loro fianco> Esattamente <Risponde quindi alla domanda> Precisamente da Thoron. Voi? Siete nata qui o..? <Lascia in sospeso la domanda, dando modo all'altra di completarla in una risposta>
18:09 Speranza [Strada]: <finalmente qualcuno che dopo il nano Rettore, si presenta decentemente> Speranza Baldassarre dell'Alba, per servirvi Ser Tyrek. <sorride e china il capo in un gesto quasi ondeggiante a mimare un inchino di riverenza molto ridotto data la situazione> Mia madre era natia di Thoron, ma ha preso residenza a Creatario ancor prima che io nascessi, il suo nome è Calliope dell'Alba, o semplicemente Lio o Usignolo dell'Alba, dato che è da lei che ho appreso l'arte ed il ruolo del cantastorie, fino ai sedici anni giravo le corti del regno, al suo fianco, poi ho preso la mia via <racconta allegra, con dolcezza a quei ricordi> Sono sbarcata, giusto giusto, un giorno prima della festa, quando si parla di fortuna...<aggiunge ridacchiando, portandosi la mano destra davanti alle vermiglie labbra per soffocare quella risata> Se fortuna vogliamo chiamarla... anche se riconosco che è stata una serata...interessante, in termini di studio, ha dato parecchi spunti...<suggerisce sibillina>
18:20 Tyrek [Strada]: Piacere di conoscervi, ma niente ser <Sorride> Il viaggio per raggiungere quest'isola sperduta mi è costato così tanto da aver giusto i dobloni per un boccale di grog <Il sorriso si apre in una risata sincera, ridendo lui stesso della sua momentanea povertà, evidentemente non preoccupandosene più di tanto> Un genitore da Thoron eh? Mi fa piacere sentirlo, anche se sfortunatamente non penso di aver mai visto vostra madre esibirsi. Da quando ho imparato a camminare ho sempre viaggiato <Rivela una piccola parte del proprio passato> Abbiamo una storia simile, per quanto diversa. <Frase ambigua che si affretta subito a spiegare> Anch'io ho seguito le orme dei miei genitori per poi distaccarmene tanto tempo fa ormai, solo che loro erano ed immagino siano tutt'ora esploratori e non artisti <La lingua passa sulle labbra inumidendole, prima di riprendere il discorso> Per poco non ci siamo incrociati al porto allora! Io sono arrivato due giorni prima <Curiose coincidenze>
18:27 Speranza [Strada]: Il lavoro per chi canta e balla ha momenti di piena e di magra, ma per il momento malgrado il viaggio non patisco la fame, anche se non posso permettermi una magione, questo è certo <sorride alle parole del elfo> Beh, io avevo due scelte, o fare il pirata o fare il cantastorie, ma bastano già i miei fratellastri umani a solcare le acque del regno <asserisce rilassandosi un poco> Beh, invero il porto non manca di persone, e per la media io sono uno scricciolo in altezza...se ho voglia, so passare inosservata <Spiega, questa volta allungando il passo, e portandosi le mani dietro la schiena, si volta, camminando al indietro a salterelli, per guardare Tyrek in viso mentre parlano>
18:35 Tyrek [Strada]: Un giorno allora vorrò sentirvi cantare, in cambio ovviamente di qualche moneta o perché no qualcosa per scaldarvi la gola <Alludendo ad uno di quei boccali pieni d'alcool che è tanto facile procurarsi nella taverna dell'isola. Lascia poi che l'altra aumenti il passo senza fare lo stesso, ma osservandola saltellare all'indietro, cosa che inevitabilmente gli fa increspare le labbra in un sorriso, questa volta più aperto rispetto a prima> Ho intenzione di esplorare tutta quest'isola e quelle attorno <Confessa in un moto di sincerità estremo, trasportato dall'atteggiamento spensierato della mezz'elfa. Alza persino il braccio destro sopra la testa, puntando il dito indice al cielo e guadagnandosi qualche occhiata perplessa dalle persone che gli camminano affianco sorpassandolo. Ride e riabbassa il braccio, tornando a camminare normalmente>
18:42 Speranza [Strada]: <Sorride, non è mai andata super d'accordo con gli elfi, ma con questo, è diverso, ed annuisce> Quando volete, spesso e volentieri sono alla taverna, la gente che ascolta più volentieri musica, è quella che beve alcool <mentre saltella sulle punte con le scarpette di raso, a tono rispondono i sonagli del tamburello appeso alla cintura> Vi consiglio vivamente di fornirvi allora di un bel armamento, anche se hanno fatto trattato di pace e collaborazione, dopo la mia ultima esperienza, sconsiglio a chiunque di incontrare o collaborare con i Naga, a parte che quello che ho incontrato io si è messo sin da subito a minacciare di mangiarmi perchè stavo componendo sulla spiaggia della festa <fa una smorfia tra lo stupito e l'incazzato, prima di sbuffare> Per un po' sarà meglio che mi tengo lontana da spiaggia bianca, quei serpentoni di umano hanno solo l'aspetto...la comprensione non sanno che cosa sia.
18:51 Tyrek [Strada]: Alloggio proprio alla Taverna dei gemelli Floath! <Una mano passa tra i capelli, scostando alcune ciocche dal viso affilato> Quando non mi addormento in giro <Confessa con un accenno di sorriso colpevole> Comunque allora quanto prima verrò a sentirvi, Speranza <Conclude deciso, ascoltando poi l'incontro dell'altra con un Naga, annuendo di tanto in tanto> Quella spiaggia si sta rivelando più interessante di quanto possa sembrare ad una prima occhiata. Ho incontrato qualche Naga in passato e non sono stati mai troppo propensi alla pace, soprattutto con quelli che considerano la loro cena <Concorda con la mezz'elfa scuotendo la testa> Sono rimasto parecchio stupito infatti da questi accordi di cui ho sentito parlare qui sull'isola! Forse bisognerebbe parlarne con qualcuno delle Pantere Corazzate <Suggerisce infine> Un Naga pericoloso che si aggira intorno alla spiaggia dovrebbe essere un problema di cui dovrebbero occuparsi loro.
19:01 Speranza [Strada]: A quanto ho letto in biblioteca, i naga esistono solo in questo arcipelago <afferma la ragazza fermandosi da quei continui salterelli ed annuisce> Il loro capo è stato alla taverna ieri sera, ma da quanto ho capito non gli stanno simpatici, ne gli elfi, ne i mezzosangue come me...<fa una smorfia di disgusto> e dire che ho ballato per lui, per farlo divertire <mette il broncio per poi rasserenarsi in tempi brevi> Ma temo che il problema sarà quando Kaii metterà piede in città, mi ha detto che lo farà se non gli porto...<li si interrompe, la faccenda della maschera è già sulla bocca di troppi, e si volta a guardare una bancarella, mentre il cielo inizia a tingersi di rosso> Gli avvenimenti della spiaggia, interessano anche ai naga <ammette preoccupata, tornando a guardarlo> State attento pure voi, Tyrek, per favore <aggiunge infine, cercando di specchiarsi, in quegli occhi azzurri, è il primo degli elfi che non l'appella come "ragazzina" ed in fondo la cosa le piace, ma d'altro canto cerca di non farsi influenzare dall'avvenenza degli elfi di mare>
19:14 Tyrek [Strada]: <Scrolla le spalle> Probabilmente allora erano mostri che vi assomigliano; immagino che se mi fossi fermato più a lungo per studiarli sarei stato un gustoso pasto <Ridacchia a quei ricordi, troppo distanti per impensierirlo ormai, a differenza di quelli della festa sulla spiaggia. Si fa quindi più serio nell'ascoltare Speranza parlare, attento alle sue parole. Memorizza il nome del Naga, ma non commenta. Non insiste nemmeno su cosa debba portargli o meno, visto che l'altra lascia cadere la frase, raggiungendola invece alla bancarella> Siete gentile a preoccuparvi per me <Lascia che la mezz'elfa lo guardi nei profondi e antichi occhi azzurri, reclinando un po' il capo per sopperire alla differenze d'altezza ora che sono vicini> Ma non ce n'è bisogno; gli elfi non sono così facili da eliminare e poi nemmeno i Naga sarebbero così stupidi da attaccare qui nel centro abitato. <Distoglie quindi lo sguardo, osservando senza realmente guardare la bancarella a cui si sono avvicinati> In ogni caso farò qualche domanda in giro per vedere che aria tira <Conclude, tornando nuovamente a sorridere scacciando via qualsiasi pensiero cupo>
19:27 Speranza [Strada]: Sono gentile, con chi mi sta simpatico <sincera fino al osso, la bambolina, e nel frattempo che il sole volge a calare, la ragazza con entrambe le mani inizia a sciogliersi l'acconciatura di trecce, lasciando le proprie ribelli onde mogano, andare a coprirle le spalle, arrivando in lunghezza sino alla linea immaginaria che delimita il seno sul petto, coprendo anche le orecchie a punta e sospira visto che fa il tutto sotto gli occhi del elfo> E poi, come dice sempre mamma, il sangue chiama sangue, anche se sono per metà umana, è normale essere più disponibile, in termini di cortesia, con gli elfi del mare...difficilmente sono rozzi quanto gli umani, Rondine a parte <ammette scoppiando a ridere per poi notare con la coda del occhio una donna che assomiglia tanto alla dama che ha preso la maschera dello sciamano, la stessa che sia il naga che il rettore vogliono> Scusatemi, ma debbo abbandonarvi, Tyrek...credo di aver visto...un conoscente <si scusa in fretta, scappando via, prima di voltarsi, e sventolando la mano destra salutare> alla prossima! <e sparire in uno dei vicoli>
19:35 Tyrek [Strada]: <L'osserva sciogliersi i capelli, seguendone le onde inevitabilmente fin dove vanno a posarsi, riportando poi abbastanza in fretta lo sguardo all'altezza degli occhi della ragazza> Di elfi rozzi ce ne sono quanti gli umani ormai; o meglio di elfi del mare <Precisa> La vita sulle navi, dedita all'esplorazione ed i pericoli che essa comporta possono modificare anche gli animi più puri <Scaccia poi quelle parole serie agitando la mano davanti al viso.> Vai vai <Ridacchia quando Speranza fugge all'improvviso all'inseguimento di qualcuno, salutandola solo sollevando la mano destra all'altezza del petto davanti a lui, tornando poi alle proprie faccende>
Chat: Taverna dei Gemelli Floath
21:55 Speranza: <Crine leonino, capelli sciolti sulle spalle che arrivano sotto il seno, un abito azzurro, moderatamente scollato che mostra sia le spalle che la curva del decoltè abbondante, decisamente meno filiforme di un elfa, ma più leggiadra di una umana, castano, rosso mogano che brilla sul pallore della pelle come la leggerezza dell'abito, ma immancabile, con la cantastorie, la cinta carica di strumenti musicali. Speranza è stesa con il capo sul bancone, le braccia incrociate sotto la testa dopo aver pedinato tutta sera una dama che alla fine non s'è dimostrata quella della maschera, ed ora il morale è a terra, mentre a portata di dita c'è un boccale semi vuoto> uffa, non è una città così tanto grande <brontola sotto voce> dove diamine si sarà cacciata?
22:11 Nathan: <posa davanti a Speranza un boccale di birra. Sorride per uscirsene con un > Cos'è avete suonato così tanto da essere così stanca? <si appollaia su uno sgabello guardandola. Nella destra un boccale. Stivali, pantaloni e camicia. Il soprabito a lato.> O quel cretino di elfo v'ha detto cose strane?
22:20 Speranza [Bancone]: mh? No, camminato troppo <Mugola Speranza alzando il capo dalle braccia> Oh, buona sera Nathan <la giovane mezza si mette a sedere più decentemente, ed allontanando alcuni ciuffi di capelli dal viso e riprendendo il proprio boccale quasi finito alla bocca> Cose strane? Nah... almeno non oggi..e nemmeno ieri in realtà... ha avuto da discutere solo con Fiordaliso, perchè? <domanda confusa, bevendo poi a goccia la rimanente birra, prima di tornare a fissare gli occhi verdi dell'umano> Certe scarpe non sono adatte a camminare a lungo, ti uccidono i piedi <aggiunge infine tornando al discorso iniziale, mostrando le scarpine di raso che aveva messo per ballare>
22:28 Nathan: Così. <Domanda tranquillo, gli occhi verdi che guardano la mezza. Alza il calice e fa> un brindisi alle scarpe scomode allora milady. Un giorno di questi quell'orecchie a punta lo cappotto. Mi sfrutta come uno schiavo. Ma tanto la paga. O il mio cognome non è Drake.< e accenna per la prima volta al suo cognome, bevendo un sorso più importante.>
22:36 Speranza [Bancone]: <La mezza ha ormai il boccale vuoto, quindi leva la destra a chiamare uno dei gemelli per chiedere> dammene un'altro <e intanto leva il boccale vuoto, per il brindisi, ma che le viene levato poco dopo> eh, ma...<e non protesta ulteriormente> Va beh... brindisi in attesa, dovrò cucirmele da sola, fra un po' le scarpe da ballo...anche se qui danzare per certa gente è inutile <brontola, prima di ascoltare le lamentele del amico> Drake... ne ho già sentito parlare, ma non so dove <fa spallucce> insomma dici che era meglio se lo lasciavo a farsi spaccare tutti i denti dalle pantere, la sera della festa? <domanda ridacchiando, ed ammiccando in direzione del umano, prima che le venga piazzato davanti al naso un boccale nuovo, e lei avidamente inizia a leccarne lasciva la schiuma, prima di ingollarne un sorso>
22:48 Nathan: Se la sarebbe cavata. <vuota il suo e se ne fa portare un altro, sorridendo. Per poi cambiare argomento al citare il suo cognome.> Forse in giro chissá. <e rapidamente se ne esce con un > Non sono abituati. Ma se volete un giorno vi accompagno. Non saró un damerino. Ma in certe cose me la cavo < e nasconde la bocca nella birra.>
22:55 Speranza [Bancone]: Già <leva gli occhi al cielo la cantastorie> Ieri sera, quando tu eri ormai partito da un pezzo è arrivato un tizio delle pantere, Fiordaliso mi ha chiesto qualche canzone sconcia, ma una di queste, chiede la danza con cucchiai, sto tizio che ce l'aveva sia con gli elfi che con noi mezzi, si, ha incitato a canzoni porche, ma se il circondario ad un'alzata di gonna, fischiava, quello impassibile... così ha naso, ho preferito finire il numero davanti a lui, non mi ha degnato di uno sguardo, le elfe complimenti a badilate, quello è preso ed andato...<sbuffa e scuote il capo> La danza dei cucchiai non è cosa che si impara in un giorno, ma certa gente...proprio non sa apprezzare l'arte <intinge nuovamente la lingua sul bordo del boccale per inghiottirne un altro sorso e guardare in tralice il giovane dai capelli neri> Dite che non scatenereste qualche ira? <propone con un sorrisetto malizioso>
23:06 Nathan: Parliamo di ballo verticale o orizzontale? <Se la ride il ragazzone, cercando di nascondere le cicatrici sul petto.> Perchè me la cavo in entrambi i casi. <Se la ride, bevendo ancora. Poi la guarda , scuotendo la lunga chioma nera.> Dipende. Se avete spasimanti problemi loro< continua, per diventare un istante serio.> Ho dovuto uccidere per molto meno. <Lo dice in un sussurro , quasi con vergogna. Poi peró riappare sornione.> Danza dei cucchiai? Mi manca.
23:20 Speranza [Bancone]: <Gli fa una linguaccia divertita> Nah...per ora non ho spasimanti dichiarati qui sull'isola, la mia fama, non è ancora giunta così lontano <ghigna, in effetti con quella voce, allo stato naturale potrebbe suggerire ben altro lavoro che quello del bardo> Ma come i marinai in genere non manco di averne in ogni porto <sorride, e si toglie la cintura, posandola sul bancone> Ti faccio la versione accellerata perchè Teir Abhaile Riù come canzone è piuttosto lunga <spiega togliendo dal borsello una coppia di cucchiai, e ponendosi a qualche passo dal bancone, inizia una melodia fatta di colpi dei cucchiai sulle cosce, levate di gonne e colpi di tacchi solo una frazione di ballo, perchè la ragazza affannata si ferma a spiegare> La coreografia della canzone è molto più lunga
Parte di video dove accenno alla "danza dei cucchiai"
23:29 Nathan: <La osserva. Sará la birra, sará la mezza, ma rimane lì come un fesso a guardarla incuriosito.> E dite che il tipo delle Pantere nulla? Allora secondo me è amico dei sirenetti< dice, a volerne indicare l'omosessualitá.> Dovró starci lontano. <poi a Speranza. > Questa danza farebbe alzare più di un uomo. Se mi capite. < e glielo sussurra delicatamente, senza esagerare, ma col giusto velo di malizia.>
23:44 Speranza [Bancone]: Tecnicamente è fuggito <commenta la ragazza, mettendo di nuovo la cinta con gli strumenti appesi, riponendo in una tasca i cucchiai, il respiro ancora corto per l'improvvisata> ma grazie <aggiunge ammiccando e mettendo mano al proprio boccale, bevendolo di nuovo a goccia come se fosse acqua non birra> Mi rassicurano le vostre parole...<resta pensierosa qualche secondo prima di chiedere> Nathan, usate il voi per cortesia od abitudine? Ormai sono alcuni giorni che ci conosciamo <e malgrado la malizia usata sino a poco prima, arrossisce con quella domanda>
23:58 Nathan: Sia una che l'altra Speranza<Commenta, abbassando il boccale.> Le belle donne si apostrofano in maniera accorta. Ma se vuoi del tu non hai che da chiedere.< se la ride l'uomo dal fisico d'atleta, gambe tornite, braccia robuste, muscoli d'acciaio.> Vi rassicurano? Non credo ce ne sia bisogno mia cara< ammicca, scolandosi la seconda birra.>
00:06 Speranza [Bancone]: <Rigira tra le mani il boccale vuoto> Preferirei usare il tu, con le poche persone che sin ora si dimostrano degni di fiducia...l'altra sera al lago minore dal albero che ho usato da rifugio ti osservavo durante il turno di guardia <arrossisce e...non dice più nulla, prima che lui riprenda il discorso della sua insicurezza> A confronto delle elfe sono nulla <ammette guardando verso il basso, verso le punte delle scarpette di raso>
00:33 Nathan: Lasciate sia io a decideelo. <le sorride.> Anche le elfe non sono un granchè.< si alza, la birra in circolo, barcollando un pò.> Voi siete molto bella. E genuina. Rimani così come sei.
00:38 Speranza [Bancone]: <La leonessa Baldassarre sorride, mentre cava dal borsello un paio di dobloni che allunga al oste per la birra servita, e mettendosi in piedi, si mette sulle punte per sussurrare ad orecchio del uomo evidentemente più alto di lei> Genuina... non hai ancora visto nulla <si ritira da lui di qualche respiro, lo guarda negli occhi e di nuovo con un piccolo salto cerca di baciarlo sulle labbra, anche se vista la mira, sarebbe capace di sbattere la testolina contro il naso di lui>
00:44 Nathan: <non se l'aspettava quella mossa. O forse sì. Lascia che la donna lo baci, portando peró il braccio destro dietro la schiena di lei, nel tentativo di tenerla stretta. Amra il leone è lì. Si stacca appena per sussurrarle> se questo è l'inizio cominciamo bene...<per poi ricercare le labbra di lei, scostandole una ciocca di capelli.>
00:53 Speranza [Bancone]: <Ed eccoli partiti, tre giorni prima parlavano di suonare insieme e ora sono a dar spettacolo davanti al bancone. La cantastorie tintinna con il sonaglio appeso alla cintura, quando Nathan la trattiene, c'è parecchia differenza d'altezza tra i due, sorride, gli posa la mancina sul petto, probabilmente per non perdere l'equilibrio data la situazione in bilico e sbuffando via la ciocca azzurra che l'identifica come una mezzosangue, ribatte> Questo non è l'inizio, è solo un assaggio <ed accetta un secondo bacio, con il cuore che freme come un colibrì, forse, anno bevuto un po' tanto, entrambi, gli sorride sulle labbra, e nuovamente si stacca domandando> Vuoi dare spettacolo qui come farebbe quel idiota di Rondine, o andiamo altrove? <propone senza mezzi termini tra gli schiamazzi e i fischi degli avventori non meno ubriachi>
01:01 Nathan: Naaa<muove una mano, a scacciare quell'immagine.> Quella specie di fesso lasciamolo dov'è. Abbiamo da fare noi. < Brillano gli occhi del ragazzone. La prende per mano e sorridendole la guida verso il piano superiore.> Ho una stanza. <E da lì, fuochi d'artificio, lasciando il piano inferiore della taverna agli ultimi ubriaconi.>
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