Avevo un po' il dubbio di come intitolare questo post...
Perchè non è la mia solita mania del controllo, mania che applico solo su me stessa, ma è una "utile facoltà" come direbbe la professoressa Rudolph (dal fumetto di W.i.t.c.h.)
Ossia la capacità di controllare le emozioni violente altrui.
Non placo veramente la rabbia o l'aggressività altrui, ma semplicemente ne faccio da "gabbia" momentanea.
Da ragazzina dicevo che "assorbivo le energie negative" per poi riversarle fuori in energie positive.
Mezza verità...in realtà non è proprio così... o meglio sciamani e gente che ho incontrato negli anni mi hanno spiegato che ad usare solo le mie energie metafisiche, finisco per stancarmi e rendermi quasi inerme.
Quindi se prima cercavo di riciclarle, ma effettivamente dopo un tot stavo male, semplicemente le riverso come da un contenitore all'altro, e nel riversarsi, perde un poco della sua carica, non si annulla, ma l'aggressività della rabbia si placa, concedendo al soggetto originale di raggiungere l'equilibrio più facilmente.
Ma di fatto non è qualcosa in cui mi devo effettivamente impegnare per farlo, è una di quelle cose che ti vengono naturali.
L'impegno o meglio la concentrazione devo applicarla quando devo trattenere la rabbia per un periodo prolungato.
Quando la sore è nervosa, ma deve affrontare con una terza persona un discorso che ha già affrontato più volte ma sto tipo non capisce, ed è una cosa successa più volte nel 2016.
Con un contatto... chiaramente epidermico tipo tenerle la mano, mi sento dentro un vortice pulsante al altezza della bocca dello stomaco, altrimenti lei finirebbe per sotterrarlo il tipo...in termini metaforici il più delle volte, ma incanalando quel sentimento, riesce a mantenere una certa lucidità
Idem, per controllare gli scatti di rabbia di mio fratello Ivo.
Ivo ha degli scatti d'ira e nervosismo dettati sia dal suo carattere che dalle situazioni.
Spesso e volentieri il motivo di rabbia in casa sono scontri con mio padre, spesso per cazzate, ma di fatto papà e Ivo hanno medesimo carattere.
Dislessici, intuitivi, interessati ai mondi della scienza che si applica alle macchine.
Diciamo che poi finiscono sempre per scontrarsi ed abbaiarsi contro.
Solo che mio fratello in più vanta di questi scatti d'ira, e visto che fa pesistica e i muscoli non gli mancano... la rabbia lo rende moderatamente pericoloso.
in pratica...per soffocare il suo istinto di fare del male fisico sulle persone, si sfoga sugli oggetti, tipo lanciando sedie, sradicando ripiani di marmo di 5 centimetri di spessore dal loro supporto ecc.
E Ivo, lo sa, se sta discutendo, e la cosa lo rende nervoso, non devo toccarlo, o lo obbligo a mantenere la calma anche semplicemente con una mano sulla spalla.
Ma questa capacità, in passato... non l'ho usata solo su chi voglio bene, ma pure a scuola... non tanto alle elementari o medie, ma tra il secondo e il terzo anno che frequentavo la scuola superiore, ossia il 1°A e 2° A dell'Agraria.
Tra i bocciati, c'era questo ragazzo, Marco, mio coetaneo, biondo, occhi azzurri, occhiali, non particolarmente affascinante ad estetica, anche perchè di fatto era un otaku come me, amante di Inuyasha (ma proprio fan sfegatato con tanto di rosario e pupazzetti, in più creava miniature di Warhammer che rivendeva, giocava a D&D ecc.
Unica grossa pecca, era il credersi un mezzo demone, cibarsi di molta carne cruda per la quale, aveva gli abiti che spesso e volentieri puzzavano del odore metallico del sangue 😩.
Ma di fatto era un ragazzo, quasi più strano di me...infatti, dovevo controllarlo con questa "facoltà" perchè altrimenti ai bulletti reagiva scaraventando tavoli...
E rischiando solo di finire nel torto.
Comunque sia, qualche sera fa Occhi di demone, l'ho sentito arrabbiarsi contro se stesso, che non era riuscito a controllare un suo amico al fine da impedirgli di reagire in modo violento, e si preoccupava appunto di non essere riuscito a fare qualcosa in tempo.
E la cosa mi ha fatto venire in mente un fatto accaduto con Marco, appunto quando eravamo in 2°A e che gli è costato...l'anno.
Era tarda primavera, quasi la fine dell'anno, un pomeriggio, i ragazzi della mia classe avevano torneo di Calcio, nel campo ad erba della scuola, ma ovviamente non essendoci scuola, io ero tornata pacifica a casa senza particolari preoccupazioni, erano quasi 2 anni che Marco si controllava con i compagni, ed a mio parere era allenato a controllarsi, specie in presenza di insegnanti, ma il giorno successivo.
Arrivata in classe, mi dissero che era stato sospeso per un mese.
UN MESE???? che cazzo aveva fatto?
In pratica, lui che era stato buono e tranquillo tutto l'anno, quel pomeriggio aveva dato di matto.
A quanto pare c'era stato un fallo, probabilmente lui non era d'accordo, ed avevano dato una punizione in nostro sfavore, lui non aveva preso bene la cosa, e non ho mai capito bene la dinamica degli eventi perchè tutti i maschi hanno evitato di parlarne e gli insegnanti hanno liquidato la cosa solo con la sospensione.
Ma in pratica con il solo uso delle chiavi di casa aveva ferito un avversario lungo tutto l'avambraccio...
Considerando che faceva rievocazioni storiche con la cotta in maglia e in casa aveva una spada ad una mano affilata, che per me era decisamente pesante da tenere in mano con due mani, ma lui la sollevava come fosse una foglia...il fatto che fosse riuscito a ferire il ragazzo non mi aveva sorpreso troppo, anche se con l'ausilio della chiave di casa, la cosa, mi aveva lasciata un po' perplessa.
Ma mi sono mangiata le mani per buona parte della giornata per il fatto che tutto era successo perchè in quel momento non ero lì a controllarlo.
In quel periodo sapevo già che avrei cambiato scuola e ricominciato la seconda ugualmente di nuovo, quindi non stavo nemmeno a darmi grosse paranoie sulle lezioni, specie nel seguire quelle di matematica... Trigonometria mi era decisamente e troppo ostica.
Ma quegli ultimi mesi, la mia massima attenzione era concentrata sui miei compagni...
Marco incluso. Come al solito mi preoccupo sempre del benessere degli altri...
Per cui, ecco tutto, non sono infallibile, nemmeno un poco
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