19 marzo 2017

I Retroscena: MiaB 3 e MiaB 4

Ieri pomeriggio, ho disordinato le regole registrando il MiaB n° 8 completamente a ruota libera, stavo male ed avevo bisogno di parlare...
Ma fino al n°7 c'è un testo base per tutti, al momento.

MIAB 3

Ciao creatura,

come stai?

Io, finchè c'è il sole, bene... siamo già al terzo miab e sono positiva, per questo progetto.
Settimana scorsa avrei potuto parlare delle donne, visto che era stata la festa delle donne qualche giorno prima, ma come già detto nel numero 2, non voglio cadere nel banale, e soprattutto voglio seguire il filone dei miei pensieri.

E i gabbiani, venivano prima...della festa, anzi, dell'anniversario che dovrebbe essere momento di ricordo non di semplice festeggiamento, delle donne che hanno combattuto e perso la vita, speso la propria vita per combattore a favore dei propri diritti.
E questo, mi ricongiunge ad una commedia che io amo molto, probabilmente la mia preferita, nel panorama italiano.

Nella mia famiglia, ho mia madre, che da ragazza frequentava il teatro, non semplicemente nel andare a teatro a vedere drammi o commedie, ma proprio preparare le scenografie, indossare maschere...Anche se... ogni volta che cerco di parlarne lei evita il discorso, si sminuisce...ma ho ben ricordo di quando ero bambina e mi interpretava i personaggi, mentre mi leggeva i libri di fiabe.

Io ammetto di avere una memoria di cacca, per vari motivi, non potrei essere attrice sul palco, perchè avrei difficoltà ad interpretare le battute senza leggerle.

Una commedia con una protagonista estremamente moderna, per essere stata scritta, da un uomo, a metà del 1700... La Locandiera di Carlo Goldoni.

Ma... c'è qualcosa che mi piace immensamente, in quella commedia, mi fa sentire orgogliosa, in qualche maniera d'essere come Mirandolina, per cui... il suo monologo.

Atto Primo – Scena Nona.

Uh, che mai ha detto! L'eccellentissimo signor Marchese Arsura mi
sposerebbe?
Eppure, se mi volesse sposare, vi sarebbe una piccola difficoltà.
Io non lo vorrei.
Mi piace l'arrosto, e del fumo non so che farne.
Se avessi sposati tutti quelli che hanno detto volermi, oh, avrei pure tanti mariti!
Quanti arrivano a questa locanda, tutti di me s'innamorano, tutti mi fanno i cascamorti; e tanti e tanti mi esibiscono di sposarmi a dirittura.
E questo signor Cavaliere, rustico come un orso, mi tratta sì bruscamente?
Questi è il primo forestiere capitato alla mia locanda, il quale non abbia avuto piacere di trattare con me.
Non dico che tutti in un salto s'abbiano a innamorare: ma disprezzarmi così?
è una cosa che mi muove la bile terribilmente.
É nemico delle donne?
Non le può vedere?
Povero pazzo!
Non avrà ancora trovato quella che sappia fare.
Ma la troverà. La troverà.
E chi sa che non l'abbia trovata?
Con questi per l'appunto mi ci metto di picca.
Quei che mi corrono dietro, presto presto mi annoiano.
La nobiltà non fa per me.
La ricchezza la stimo e non la stimo.
Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata.
Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne.
A maritarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e godo la mia libertà.
Tratto con tutti, ma non m'innamoro mai di nessuno.
Voglio burlarmi di tante caricature di amanti spasimati; e voglio usar tutta l'arte per vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che son nemici di noi, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura.

Che dire... dice tutto è un inno alle donne, pregi e difetti, scritta si da un uomo, ma abbastanza energica da esserci degna.

Pareri sulle richieste.


MIAB 4

Ciao creatura,

come va?

Inizi pure tu a sentire la primavera? Il sole tiepido, la brezza gentile, i lampi di colore dei nuovi fiori nel verde dei prati ...e l'aria piena di....polline... somma gioia...per chi ne è allergico (risata)

Mi spiace ragazzi... c'est la vie....calcolate che io sono allergica allo smog e ne ho per tutto l'anno (ironia)

Duuunque
Come già detto in precedenza, per dare forma a questi messaggi seguo il filone dei miei pensieri nel caos disordinato della mia mente...quindi dall'aria di primavera...io balzo puntalmente al amore, ma non al amore...decantato in troppi romanzi, diciamo... a qualcosa di più umano.
Mai perfetto, ma non per questo, non è speciale ai nostri occhi
In questi giorni ho scritto ad un amico... a Freccia...ed alla fine di un messaggio ho concluso con un Ti voglio bene.

Ti voglio bene, prima ci riflettevo.. che in queste ultimi anni, le parole del amore, o affetto se preferite, hanno perso il loro peso.
Il loro impeto, l'emozione che danno sotto la pelle.
Quando ero alle medie spesso lo scrivevamo negli sms tvb... ti voglio bene, tv1mdb, ti voglio un mondo di bene o tat, ti amo tanto o per noi bresciani tatfx, ti amo tanto fes (risata)

Ma troppo spesso sottovalutiamo quel semplice ti voglio bene, eppure, è qualcosa di molto più intimo, del classico, tu mi piaci.
Mi piace, un colore, quel atteggiamento di una persona, ma...
Ti voglio bene, è molto meno superficiale come concetto, tu sei nel mio cuore, ti sei scavato un angolino nel mio cuore e sempre ci resterai, qualsiasi cosa accada, pregi e difetti ci resterai.
Sei nei miei pensieri, sei importante per me, per questo ti voglio bene...
Ti voglio bene... perchè non sono ancora in grado di dirti ti amo.

Per dirti ti amo ho bisogno della sicurezza che quelle due parole dette guardandoti negli occhi, non si perdano, perchè quello che ti sto dicendo...è importante per me, quanto il primo bacio...
Un ti amo non si dice realmente a cuor leggero, senza darvi alcun peso emotivo, ti posso dire, ti adoro, si, quello come il mi piaci, ha un significato superficiale, ma il ti amo... il ti amo non lo posso e non lo voglio dire a chiunque... è qualcosa che va costruito pezzo per pezzo, non solo con le carezze ed i baci, o con il sesso, ma è fiducia, comprensione, uno scambio equo, per questo se mi piaci, se ti sei preso un angolino del mio cuore, ti scrivo solo... ti voglio bene.

Fermo restando, creatura che questo discorso che è un sottointeso quanto metto quel dannato ti voglio bene in riferimento al...ragazzo che mi distrae anche dai miei pensieri e situazioni...

Ma calcola pure che sono single da 2 anni e non credo che la cosa cambierà prestissimo, quindi è tutto un discorso ipotetico.

Però mi accorgo nel riflettere su quel significato del mio ti voglio bene detto a chi ha un valore emotivo pari ad un potenziale partner, che...malgrado le esperienze personali, amorose, anche se relativamente poche, che ho avuto, mi accorgo che ho detto assai poche volte ti amo.

Quando arrivo a dirtelo, guardandoti negli occhi, mi cedo a te, completamente, in te ripongo la mia assoluta fiducia e cerco in te, la sicurezza di un sentimento fragile ed immensamente forte.
Per questo non riesco a dirlo a chiunque.
Magari dico a quella persona che mi piace tanto, lo chiamo amore, tesoro, gioia mia, o più personalmente micio, ma chiamarlo amore e dire ti amo sono....due cose nettamente distinte.
Nel primo c'è affetto, il ti voglio bene.
Nel secondo un affetto, ma soprattutto una fiducia assurda e profonda, che spero tanto che ormai non venga ferita.

Il passato, le esperienze, le ferite, ci rendono più forti, ma anche più sospettosi, e diffidenti.
Abbiamo paura ad innamorarci, per me perdere completamente la testa è difficile, quasi improbabile. Perchè ho una tremenda paura di essere ferita di nuovo.
Andrea Baglio circa un annetto fa, ha fatto un video domandando se si può amare ancora.
Si, si può, ma ci vuole tanto... troppo coraggio.
E...bisogna trovare qualcuno che davvero è in grado di farti sentire al sicuro.
E non è semplice, non è facile.
Le ferite chi hanno resi più forti, ma anche troppo diffidenti del genere umano.
E' per questo che un ti voglio bene... è estremamente importante perchè ti sto dicendo che io mi sto iniziando a fidare di te.

In questi giorni ho comprato l'album Anime di Carta di Michele Bravi, ed ascoltandolo...mi è venuto naturale riflettere che ormai, nelle nostre generazioni, è anche diventato difficile scrivere d'amore. Credo che la mia preferita al momento sia Pausa, perchè il testo dice "non è vero che siamo invicibili, anche senza ferite visibili"....quanto... è vero.
Le ferite apparentemente ci hanno reso forti, ma non invincibili, possiamo essere feriti, ancora ed ancora cadere nel baratro, e sentirsi cantare che "tu sei la maschera e l'ossigeno, io respiro solo te" è qualcosa da brivido, dedicato, intimo, sensuale... intenso

Io ho scritto tanto del amore in poesia, però mi accorgo, che manca qualcosa, qualcosa che il mio subconscio non ne vuole parlare... la cacciatrice d'amore è ferita ma non si arrende e riprende la caccia a sedici anni.
La cacciatrice parla al suo tenero, ferito e straziato cuore di un segreto, ma non lo dice mai veramente quale esso sia, a ventidue anni.

C'è una ferita, che forse nessuno mai riuscirà a sanare, ma guardi avanti sperando che qualcuno sia in grado di farlo, anche se forse, chi può farlo, sei solo tu.
Un vuoto, un assenza che resta lì, latente.
E mi fa un enorme grande paura. Avrò davvero la forza di riprendere ad amare con tutta me stessa, fidandomi di chi amo? Sinceramente non lo so, e forse è questo che più di tutto mi fa paura, la paura di non esserne in grado
Ma non voglio perdere la speranza, nella forza del amore.


Buona notte anima cara.

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