Parlo ora, perchè non voglio parlarne il giorno preciso.
8 Marzo... Festa delle donne, o meglio, dovremmo ricordarlo come anniversario di morte che ricorda tutte le donne che si sono battute per i propri diritti, per secoli ed anni.
Ma ormai il mondo lo usa soprattutto per guadagnarci, come a san valentino.
Io...non festeggio, non lo amavo prima... ma...a maggior ragione, non lo faccio adesso.
Dal 8 Marzo 2008.
Forse ne ho già accennato parlando della mia famiglia, che per me l'8 Marzo è un anniversario di morte, che mi tocca nel profondo.
Nella notte tra il 7 e l'8 Marzo 2008 spirava dopo una troppo, veloce malattia, la mia nonna materna.
Vedova da giovanissima, che ha cresciuto con il sudore della sua fronte due figlie, si c'era la madre del mio defunto nonno ad aiutarla a tenere mamma e la zia, ma per quanto ne so, la nonna s'è spaccata la schiena sin dall'inizio della malattia del nonno, un tumore al apparato gastro-intestinale, ora non ricordo se fosse allo stomaco o dove altro.
Ma mia mamma, che era la più giovane delle due figlie, a 7 anni s'è trovata senza papà.
Per cui, io credo di aver sempre rispettato questa donna, anche senza sapere tutta la storia, perchè di fatto, era la nonna che avevo più vicina a casa, quella che mi portava al santuario della valle ad accendere le candele, che mi faceva fare le passeggiate da bambina, che mi faceva i regali ecc.
Di fatto, la mia nonna materna è stata una persona importantissima per la mia cresciuta.
Anche se magari il chiedermi di dire la preghiera quando andavamo al santuario, o quelle poche volte che ero a dormire a casa sua, non lo condivido, perché non è cosa che provo.
Cioè, fare una cosa solo perché obbligati, in questo caso, una preghiera che non sento veramente la necessità di dire, mi pare sia come dire una bugia
Ma a parte questo...
Io non festeggio l'8 Marzo perchè è uno dei lutti che per me hanno più pesato in questi 26 anni, e per rispetto...non ce la faccio proprio al idea di ricevere fiori recisi, o "festeggiare" proprio quel giorno...
E' come la Regina Elisabetta II che non vuole festeggiare il giorno in cui è diventata Regina, perchè è il giorno stesso in cui è morto suo padre, Re Giorgio IV.
Io lo definirei... RISPETTO
E' grazie anche a lei, se io sono qui, se io esisto, non riesco, ora, proprio a pensare, di poter fare tutto a cuor leggero.
Nemmeno a 9 anni dalla sua morte.
Quindi scusatemi, se evito con cura l'argomento...
Forse un giorno, vi parlerò... di quei sogni, visioni premonitori che mi hanno annunciato la sua morte, e quella di un altro familiare, ma non voglio parlare, del 8 Marzo.
SCUSATEMI
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