GDR: Isla Calina
Chat: Taverna dei Gemelli Floath
21:10 Gerda [Bancone]: <Non si sa bene come sia riuscita a sedersi su uno degli alti sgabelli del bancone, fatto sta che ora è lì appollaiata con un bel piatto fumante sotto il naso. Lei, una figuretta di un metro e venti, corporatura possente e muscolosa, dalla chioma bionda, raccolta e intrecciata con cura. Un paio d'occhi azzurri ghiaccio che sbirciano la cottura del polletto che sta mangiucchiando con un certo appetito.> Un'altra birra. <Mormora poco dopo, in direzione dell'oste, che si appresta ad accontentare la cliente. Indossa un abito da donna, ovviamente su misura, color rosso sangue dai ricami e risvolti in argento, così come rossi e argentati sono i gioielli che agghindano braccia, orecchie e ciocche di capelli. Non ha armi con sé, solo un borsello contenente poche monete. Dopo aver tirato giù un bel sorso di birra, si volta per osservare i presenti in taverna. Il volto sembra stanco, provato forse da una lunga giornata.>
21:20 Speranza [Interno]: <L'ingresso si apre, quasi cigolante, al tocco leggero della giovane mezza dalla criniera leonina che supera la soglia, pelle candida come quella di una dama di nobili nata, lunghi capelli castano mogano sciolti fino alla linea del seno, sul lato sinistro del viso un unico ciuffo blu che ne identifica la razza, la piccola Baldassarre veste di un abito azzurro, leggero, ondeggiante al soffio del vento, che ne lascia nude le spalle candide, ed alla vita una cintura di cuoio con borsello e varie cinghie da cui pendono numerosi strumenti musicali, ai piedi sandali di cuoio che ne risalgono le caviglie sino a metà polpaccio in intrecci graziosi, gli occhi nocciola dal taglio felino al fiammeggiare delle torce che illuminano la locanda, paiono quasi dorate, ma lo sguardo è cordiale e gentile, così come la voce che la segue, non particolarmente acuta, e lievemente roca, armoniosa ugualmente> Buona sera a tutti <ed in punta di piedi, quasi stesse danzando con la musica che ha nella testa, affronta la sala della taberna>
21:27 Gerda: <L'atmosfera è quella di ogni taverna che si rispetti. Tra ubriachi e clienti abituali, chi ne ha più ne metta. A un tratto, una giovane fa il suo ingresso e la Nana va a fissarla con una certa curiosità. Essendo approdata a Isla Calina da qualche tempo ormai, è possibilissimo che Gerda abbia sentito più volte le esibizioni di Speranza, anche se non ha mai avuto occasione di parlarci a tu per tu.> Buonasera a voi! <Dirà con un lieve e tiepido sorriso, innalzando il boccale di birra in suo favore> Quale ballata ci allieterà, stasera? <Domanda, portandosi il boccale alle labbra per deglutire qualche sorso in più. Non si è dimenticata di certo della cena, ma ci penserà dopo a finirla.>
21:37 Speranza [Bancone]: <Dopo mezza giornata tra il i giardini della conoscenza e il cuore pulsante di Nuovo Forte, Speranza è di nuovo in taverna, mai stanca di quella musica, che le pulsa in petto quanto il suo stesso sangue, una dama, una dama nanica in effetti, le volge la parola, mentre la mezza si avvicina al bancone. La cantastorie sorride in risposta al ricambio di saluto ma alla domanda della ballata...>uhm...<mormora portandosi l'indice destro sul mento e guardando in alto> Oggi sarei tentata di cantare qualcosa che non ho ancora cantato...<torna a guardare negli occhi la nana> ma ora devo ancora decidere quale <afferma cordiale, andando ad arrampicarsi sugli sgabelli del bancone per ordinare ad uno degli osti gemelli> Mi porti una bionda? <e fa rotolare sul banco la valuta corrispondente ad un boccale di birra chiara, prima di tornare ad osservare la Greda> O avete qualche richiesta particolare? <Domanda posando il gomito destro sul ripiano del bancone>
21:43 Gerda: <Osserva con attenzione le movenze di Speranza, che si avvicina al bancone, proprio verso di lei. Sorride, stringendo le forti spalle> Beh, forse siete più in vena di chiacchiere e storie da raccontare, rispetto a qualche ballata da suonare e cantare? <Strizza l'occhio e si rigira verso il proprio piatto, continuando a tagliuzzare la carne per mangiarsela a bocconcini saporiti. Lascia che la ragazza ordini la propria birra, prima di tornare a fissarla> Più che richiesta musicale, potrei avere qualche interesse sull'attualità. <Beve un sorso> In questi giorni sono stata fuori bottega. E' successo qualcosa di particolare, qui in città? <La guarda> Siete al corrente di qualche notizia saliente? <Che sia per spetteguless o per reale interesse, al momento non è dato saperlo. Una nana d'altronde, forse per l'aspetto, forse per i modi di fare, potrebbe essere effettivamente scambiata per una semplice comare. Tanto più se mercante.>
21:52 Speranza [Bancone]: <La sua birra arriva lesta lesta e la dama nanica inizia a chiacchierare, Speranza dopo essersi bagnata l'ugola con un primo sorso di bionda, leva gli occhi al cielo pensierosa> Uhm... dopo la disastrosa festa in spiaggia della Lega dei mercanti una settimana abbondante, fa... c'è stata la cattura di un certo ladro stupratore di nome Vladimiro Schiff che aveva sulla testa cinquecento dobloni, per mezzo delle Pantere corazzate, ed uno strano mercante naga che aveva fretta di sbarazzarsi di tre anelli che ad occhio parevano d'oro zecchini a un doblone l'uno... e si sospetta che siano...maledetti o qualcosa del genere, dato che il mercante diceva che venivano dal tempio sommerso <beve un altro sorso> Insomma, nulla di particolarmente spettacolare <ammette pensierosa la ragazza omettendo accuratamente sulla spedizione del rettore sulla spiaggia bianca dopo i disordini della festa andata male>
21:58 Gerda: <Butta giù un boccone, strabuzzando gli occhi quando sente parlare della cattura del ladro e di un mercante. Si concentra su quest'ultimo> Un mercante, avete detto? <Assottiglia lo sguardo> Mercante, o ladro anch'egli? <Aggrotta la fronte, torva, rimuginando su quelle nozioni appena colte.> Sono lieta che le Pantere abbiano agito in modo giusto contro uno stupratore, a ogni modo. Gente del genere farebbe bene a sparire dalla circolazione per tutta l'eternità. <Commenta greve, portandosi di nuovo la birra alle labbra per berne un bel sorso. Si ripulisce alla bell'e meglio col dorso della mano, tornando su Speranza> La faccenda del Mercante m'incuriosisce. Come mai affermano che quella sua merce fosse maledetta? Ha avuto un qualche effetto sulle persone? <Domanda curiosa, per poterci capire un po' di più>
22:06 Nathan scende dalla scala con calma ed eleganza, nonostante la folla attorno a lui sia composto di filibustieri, cani da guerra e gente di ogni sorta. Stivali, pantaloni aderenti e una camicia appena aperta, che nasconde le cicatrici. Parla con un giovinetto, a cui affida una lettera e un paio di dobloni, per poi dirigersi verso la sala.
22:09 Speranza [Bancone]: <Speranza mordicchia il bordo del boccale> I sospetti fanno pensare che siano maledetti, uno è svanito ancor prima di comprarlo, gli altri due li ha presi una mia conoscente, ma prima di comprarli, un'altra dama, una sacerdotessa dei loa o qualcosa del genere li ha sfiorati con un libro e s'è trovata sbalzata a terra con un dolore lancinante al braccio..chiamando le guardie alla stregoneria, ma nessuno è intervenuto <arriccia la punta del naso> Per esperienza so che qualsiasi cosa che venga da un luogo di culto, facilmente è stato rubato ed in genere viene maledetto per la sottrazione al tempio... magari mi sbaglio...ma la mia conoscente è stata attenta a non toccarli, per farli esaminare al Rettore del Circolo Scientifico e Geografico...sicuramente... un uomo di scienza saprà valutare se pericolosi o meno... ma personalmente quel mercante tutto imbacuccato non mi piaceva affatto, anzi ne ho quasi la certezza che fosse un naga e quelli <si tocca la punta del naso> meglio non fidarsi, mai...<un movimento di genti distrae la mezza dalla nana, che volge lo sguardo verso Nathan, e merito della vista che ha per natura, sorride in direzione del umano, prima di tornare a guardare Gerda> Ma a me puzza tutto di bruciato che ora la sacerdotessa voglia andare alla ricerca del tempio sommerso, se è sommerso, cosa diavolo ci vuole andare a fare? <domanda retorica, prima di mettersi a guardare con più attenzione la nana> Perdonatemi, mia signora, mi son messa a chiacchierare senza nemmeno essermi presentata...Piacere di conoscervi... io sono Speranza <dice cortesemente chinando il capo per accennare un inchino con riverenza>
22:16 Gerda: <Continua a fissare con interesse Speranza e il racconto che sta snocciolando piano piano. Annuisce a più riprese, con evidente apprensione sul volto, dai tratti forti e marcati, nanici> Questa è una notizia assai nefasta. Chi lo sa cosa potrebbero nascondere questi oggetti? <Fa una lieve smorfia> Possono essere gioielli di grande valore, certo, ma nessun denaro dovrebbe esser speso per merce maledetta. E' un bene che la vostra conoscente non si sia fatta troppo male e che non abbia passato di peggio. <Dilata le narici, incredula ancora per le novità apprese, e affoga un'altra volta i pensieri nella sua birra> Gente strana, concordo. <Riguardo i Naga> Dalle serpi non ci si può aspettare nient'altro, fidatevi di me. <Assicura, gesticolando con le mani, come a voler rafforzare la propria tesi. Scuote la testa bionda e si guarda un po' attorno, forse per cercare di pensare ad altro, e in quell'attimo nota Nathan scendere dalle scale. Non lo conosce, per cui dopo averlo visto torna su Speranza> L'importante è che nella spedizione vada qualcuno di abbastanza preparato, per evitare catastrofi. <Conclude, poi sorride> Gerda. <Si presenta anch'ella> Io... diciamo che vi conosco di fama. <E le strizza l'occhio> Le vostre ballate sono sempre un toccasana, per la clientela.
22:24 Nathan: <si avvicina alle due donne. E a Speranza fa un sorriso, ed un inchino a Gerda. > buonasera signore. Disturbo? <I capelli neri scendono sulle spalle del gigante come una criniera, gli occhi verdi si guardano attorno, a soppesare la situazione e valutare tutto ciò che accade. >
22:29 Speranza [Bancone]: <La cantastorie sorride alle parole di Gerda> Si, poche settimane in fondo bastano per guadagnarsi fama, se...si sa far bene il proprio lavoro <ammette docilmente, gradevolmente sollevata di udire qualcun'altro del medesimo parere su quella storia> Guardate, meno ne odo parlare, meglio sto <e vedendo arrivare Nathan, Speranza attende che egli sia vicino prima di levarsi per tentare di dargli un bacio sulla guancia, spingendosi in punta di piedi, visto che il giovane uomo è un paio di spanne più alto di lei, prima di risedersi a bere il proprio boccale> Per quanto mi riguarda, Nat, non disturbi mai...stavo solo aggiornando Dama Gerda degli ultimi avvenimenti cittadini, dato che mi diceva che è stata assente qualche giorno dalla città, lo hai udito? ieri sera hanno stanato quello Schiff..grazie al cielo <ammette emettendo un respiro di sollievo, posandosi la mancina sul petto florido>
22:38 Gerda: <Un lieve cenno lieto alle prime parole di Speranza, per poi concordare anche sul dire successivo> Oh, immagino. Queste storie non sono mai belle, e non finiscono nemmeno troppo bene. <Borbotta, per poi interrompersi al sopraggiungere di Nathan che, se per Speranza è alto, per Gerda sembra davvero un gigante. Lo fissa tirando in su lo sguardo, poi gli rivolge un cenno con la mano libera dalla forchetta> Salute, messere! <Sorride anche a lui, cordiale come suo solito> Su Isla Calina non mancano mai notizie e novità, mh? <Ridacchia, in seguito il ragguaglio di Speranza a Nathan.> A ogni modo, se non ci si può fidare nemmeno più dei mercanti, il mondo è messo male. <Commenta> E vi parlo da donna del mestiere! Mi disgusta pensare che un mio "collega" sia caduto così in basso da commerciare merce del genere. <Senza peli sulla lingua> Volete bere un goccio con noi? <Invita così Nathan a stare lì>
22:42 Nathan: <accoglie il bacio della donna sorridendo. L'ascolta, per poi proseguire.> Giá l'ho sentito anch'io. <La grossa mano destra si chiude in un pugno serrato. Per poi riaprirlo lentamente.> Meno male. Fuori un altro. Reggo ancora i filibustieri e i figli di buonadonna. Ma non i maniaci. Quelli li appenderei per l'ammenicolo. Schiff dite? Era da giorni che lo cercavano <e su Gerda> perché no? Nathan Drake molto lieto.<la saluta con un sorriso.>
22:54 Speranza [Bancone]: Sinceramente Dama Gerda, quel "mercante" aveva solo quei tre anelli come merce per cui non credo fosse un vostro degno collega, quanto più come proponevate poc'anzi, più probabilmente un profanatore di templi che voleva liberarsi di merce scomoda...in più...puzzava di pesce da dar la nausea <asserisce cordiale la mezzelfa, mentre riceve la risposta del amante leva la mancina dal petto per richiamare uno dei due gemelli per ordinare altre due birre, viste lunghe sorsate il proprio boccale è ormai terminato> A parere di mio fratello Cosimo, i mercanti sono essenziali, specie per chi vive a lungo in alto mare, lui ne aveva uno che fisso viaggiava con un galeone carico di prosciutti <racconta allegra, non specificando che effettivamente il capitano Baldassarre assaltava e depredava puntualmente quella specifica nave, una volta l'anno>
23:04 Gerda [Bancone]: Concordo! <Dice, riguardo il dire di Nathan> Gerda Unndottir, piacere mio. <Si presenta, lieta che l'omone si aggiunga alle chiacchiere. Vuota in pochi attimi il piatto, per non averlo più d'intralcio, e si concentra sulla birra.> Un profanatore di templi! Certo è, che se si è fatto beccare così facilmente, non deve essere stato molto furbo. <Commenta> Oppure, era un suo intento? <Assottiglia lo sguardo> D'altronde, se questi gioielli hanno tali effetti, potrebbe averli scatenati in qualche maniera, per nuocere alla gente comune... <Rimane in silenzio per qualche istante, per poi ritornare a fissare Speranza> Vostro fratello ha ragione. Il commercio è la via più pratica per far circolare merci, denaro e non solo! Vite stesse che s'intrecciano tramite lo scambio. E' un approccio diplomatico verso la trattativa e il confronto fra razze. <Un mezzo sorriso> Prosciutti? Di qualità, immagino! <Suppone con interesse> E che fine ha fatto tale mercante? <Domanda, con altrettanta curiosità>
23:14 Nathan: Effettivamente qualcuno che ti propone della merce del genere dubito sia un mercante. Per quanto tu possa esser ridotto male sei pur sempre qualcuno con un minimo di dignità. E della buona mercanzia. Ma tre anelli. E per giunta da quanto ho capito credo fosse un Naga. E quelli s'intendono di commercio come io di pizzi e merletti. < il suo diventa un tono indagatore.> Bisogna vedere se è stato lui a profanare il tempio o se aveva un complice. < aspetta le birre, per pagare lui> faccio io per le signore<dice, estraendo delle monete per pagare e dandole a uno dei gemelli. Per poi rispondere lui alla nana> probabilmente a cercare affari da qualche parte. Il mercante è come un uccello, uno spirito libero.
23:17 Speranza [Bancone]: <Frena i cavalli, Speranza leva i palmi in direzione della nana> Purtroppo dopo la vendita costui è svanito in direzione del mare, quindi, sono solo delle mie personali supposizioni quelle sul profanatore di templi ma essendo quasi sicuramente un naga, metto in dubbio la propria credibilità come mercante avendo esposte solo tali merci, è anche vero che era fine giornata, ma la merce era celata sotto una stoffa prima che io e la mia conoscente raggiungessimo il banco <spiega in fretta, cercando di placare le insinuazioni della nana prima di scuotere il capo> Invero non navigo più con mio fratello da diversi anni, ma sono certa di aver udito il suo nome a Villon, alcuni mesi prima di partire alla volta di questo arcipelago...quindi devo dedurre che fosse ancora vivo, i suoi prosciutti erano davvero i migliori <afferma la mezza con un piccolo ghigno> Mio nipote era bravissimo a cucinarli in mille accompagnamenti... a volte mi manca <arriccia la punta del naso> la cucina di Quoque...anche se in fondo, essendo molto più anziano di me, in termini di data di nascita, sono stata un po' di tempo anche sua allieva...d'altronde non puoi fare della tua arte solo la musica <afferma ridacchiando e dando un occhiata d'intesa al amante su quali arti, oltre alla cucina, dopo tutto l'ha vista aggirarsi per la foresta dell'entroterra a mani nude in una notte senza luna>
23:24 Gerda [Bancone]: Se il tempio è sotterraneo, credo sia possibile che questo Naga abbia profanato tale tempio. O perlomeno qualcuno della sua risma. <Commenta> Comprendo. <Dice poi, rivolta a Speranza> Ma mi sento di concordare con voi sui vostri sospetti, tutto qui. <Stringe le forti spalle> E così, vi siete data anche alla cucina! <Sorride docile a Speranza> E' una bella cosa. Sapersi destreggiare in più ambiti, essere versatili, è la carta vincente verso i problemi della vita. Li affrontiamo in modo differente, con una marcia in più a mio avviso. <Butta giù un sorso e sbircia anche Nathan> Spero che presto anche il mistero su tali anelli venga risolto. Soprattutto perché ritengo abbastanza inquietante il fatto che sotto le nostre terga vi sia un tempio ricco di tesori maledetti, pronti a... esplodere, o chissà cos'altro! <Diffidente per natura verso la magia e le cose spirituali, la nana fa una bella smorfia, prima di bere di nuovo>
23:35 Nathan: Come non puoi vivere solo di mare, ma hai anche bisogno di conoscere altre arti. Musica, cartografia, astronomia, pesca. I giorni a Castello Tre Picchi mi sono serviti a diventare grande. Anche se mio padre un giorno mi disse "abbi sempre fame. Non sai mai che portata potresti trovare dopo il prossimo pasto" visto che siamo in tema cibo. <alza il suo boccale e > alla vostra signore <e beve, sorridendo dietro ai baffi di birra , che ripulisce subito.> Però, sei donna di mille talenti<la canzona, bonario, cercandone sotto il tavolo il ginocchio con la sinistra. >
23:55 Speranza [Bancone]: <Speranza ridacchia> Beh, che poteva in fondo fare una ragazzina dagli otto ai tredici anni su un galeone di soli uomini, se non ballare, cantare, imparare a cucinare ad a studiare le mappe? <domanda pacifica> Ovviamente esistono le dicerie che una donna a bordo porta sfortuna, ma quando sei la sorella del capitano, tutti zitti ed acqua in bocca <commenta prima che le venga portato un secondo boccale di birra ed arriccia la punta del naso> a cacciare me lo hanno insegnato i miei pari a Villon, mentre mia madre mi ha insegnato a fare i medicamenti, sia mai, che una cantastorie soffra di raffreddore o mal di gola <ammicca in direzione di Nathan, prima di rassicurare Gerda> A quanto ho inteso è sommerso, non sotterraneo, quindi, i nostri didietro al momento dovrebbero essere al sicuro...<non conclude la frase perchè sente la mano del amante insinuarsi sotto il bordo del bancone> Mille talenti, necessari per sopravvivere a questo mondo.
00:01 Gerda: <Annuisce alle parole che sente, senza perdere il sorriso> Quanta saggezza! <Esclama d'un tratto> Vostro padre era un grand'uomo, messere, se vi ha fatto dono di tali consigli. <China il capo in segno di rispetto verso Nathan> Alla salute! <Brinda anch'ella, trangugiando gli ultimi sorsi della propria birra> Tanta esperienza vi sarà di certo d'aiuto, mia cara Cantastorie. <Assicura alla volta di Speranza.> Per quanto mi riguarda, sarò lieta di udire le vostre ballate ogniqualvolta si presenterà l'occasione. <Si umetta le labbra, soddisfatta della bevuta e della compagnia> Bene, signori, per me è venuto il momento di andare. Passate una lieta serata e... speriamo che nessuna maledizione ci colga nel sonno. <Ridacchia, lasciando le monete agli osti gemelli e balzando giù dallo sgabello, facendo sfoggia della sua stazza. Solleva lo sguardo su Speranza e Nathan> Dormite bene, baldi giovani. <Ammicca, per poi andarsene dalla locanda, diretta a casa sua.> -Exit-
00:12 Nathan: Di cui molti devono rimanere nascosti, per il tuo, ma soprattutto per il bene di chi ti sta attorno <replica, ambiguo alle parole di Speranza, giocando con un'altra moneta che lancia a uno dei Floath.>per ieri. E per domani. Grazie.< e quello fa solo un gesto con le dita, portandole alla fronte. Finisce di bere, e saluta con un cenno Gerda che va via.>Alla prossima milady. <appena va via si rivolge a Speranza con un > simpatica eh? <Poi si guarda attorno e> Scricciolo, ti andrebbe una passeggiata romantica solo io e te sulla spiaggia? Si dice ci sia un tempio sommerso da quelle parti, dove si narra che si mostri solo ai veri innamorati.< e il tono dell'uomo è volutamente enfatizzato, a uso e consumo di orecchie esterne.>
00:17 Speranza [Bancone]: <Sorride, non dice nulla, in merito ai commenti di Nathan, arrossisce soltanto, schiocca la lingua sul palato poco prima che la nana li saluti per la buona notte> Buon riposo dama Gerda <augura dolcemente prima di riprendere a bere> Gradevole, si <risponde al giovane umano, voltandosi a lui completamente e sorride arrossendo> Una passeggiata al chiaro di luna? Mi viziate, conte <commenta sfarfallando le ciglia, andando a finire la birra, prima di scivolare giù dallo sgabello, e guardarlo> Intendevi ora? <chiede nel dubbio>
00:30 Nathan: <E nello scendere, cerca di afferrarla, per portarla a sè.> No non stasera. Ma presto, molto presto. <le sussurra qualcosa all'orecchio, le labbra sul suo collo, e le dita della sinistra che scivolano sulle labbra della donna, a cercarne il contatto. Lui la guarda, senza riuscire a staccarsi, sua fiamma ardente, la destra che cerca il basso nella schiena della mezza. Tocco leggero, e un sorriso, sincero solo per lei. Sospira, cercando poi con le dita il mento.>
Nathan ti sussurra: Ti ha detto quella Daralis quando vuole andare al tempio? L'anticiperemo per conoscere il terreno. Stasera no , ho solo voglia di te Scricciolo. E del tuo corpo . Non ne riesco più a fare a meno
00:40 Speranza: ouf <la cantastorie fa praticamene una giravolta finendo tra le braccia del piccolo gigante, sotto le sue dita. Speranza chiude gli occhi pochi istanti, inspirando a fondo il profumo della pelle di lui, rabbrividisce al suo tocco, e riapre gli occhi nocciola sfarfallando le ciglia> Dimmi... Nathan, quanto tempo riesci a fare a meno di me? <domanda prima che giunga il suo sussurro, e sorride> Sono creta sotto le tue dita < sussurra accoccolata tra le sue braccia, pacifica> E ti giuro che non ho tentato di farti qualche incantesimo <aggiunge, inspirando piano, in un battito crescente ad ogni tocco>
00:53 Nathan: Molto poco principessa<le risponde lui, scuotendo i capelli, che scendono sul viso, coprendolo in parte> molto poco. Anche se me ne avessi fatto uno sarebbe il più bel incantesimo mai fatto.<E le carezza la testa, lasciando che lei si appoggi a lui. Il petto possente si alza e si abbassa al contatto con la donna, la stessa reazione avviene più in basso.> Tu hai detto che non mi lascia andare solo. Lo stesso vale per me. Almeno finchè non avró la sicurezza che nessuno ti possa far del male, anche se so che sei bravissima a difenderti da sola.>
01:06 Speranza: <Speranza si struscia contro il suo amante, quasi fosse un gatto, chiude gli occhi, tra le sue braccia, sorride a quel nomignolo> Quello non l'ho fatto io... io ti ho solo...baciato la prima volta <mormora al orecchio di lui, mentre tra le vesti le reazioni biologiche di lui, si profilano, ma che lei cela con la gonna, riapre gli occhioni da cerbiatta> Non voglio farti combattere da solo, no... ma al tempio ogni tanto ci vado, prima di andare ai giardini...<allude al luogo dove si sono incontrati la prima volta, cerca la sua mano> Ma temo che...se stiamo troppo vicini, rischiamo di profanare anche quel luogo <conclude, cercando di sfuggire dalle sue braccia, per farsi accompagnare al piano superiore, dove quelle effusioni non richiamino troppi fischi degli ubriachi>
01:19 Nathan Le sorride, e la mano sinistra scivola sul sedere di lei , desideroso di quella donna che tanto ne fa bruciare il fuoco. E quando lei si stacca guarda in basso per rendersi conto di quanto ha effetto. La guarda , maliziosamente, per poi prenderla per mano e portarla in camera sua. I gemelli hanno ricevuto la loro paga, e già preparano l'abbondante colazione in camera richiesta dall'uomo, ricarica necessaria dopo la notte che li aspetta.
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