26 febbraio 2017

La musica che cura

Che la musica abbia un potere benefico sulla nostra psiche è una cosa nota a tutti i comuni mortali.
La musica è parte del nostro essere dall'alba dei tempi, ma più nel piccolo...
La musica che ci cura, che ci fa stare bene, spesso e volentieri è quella legata alle fasi serene della nostra crescita personale.

Io ad esempio, quando ho bisogno di rilassarmi, nella completa solitudine metto in motore di ricerca di youtube "celtic music"
La musica celtica, quella dove la musica è magia e fulgida natura senza essere per forza a comparti stagni come io posso percepire la musica classica che invece a mia memoria è molto schematica.

Ma perchè mi fa stare così bene?
Ho cercato di darmi spiegazione...con il fatto che mamma mi ha raccontato che all'ultimo mese di gravidanza mentre era in dolce attesa della sottoscritta, è andata ad ascoltare appunto un concerto di musica celtica.
So che la musica prenatale sia importante per l'esperienza musicale che forma il bambino.
E spesso quella musica, hanno rivelato gli studi è utile per calmare il bambino quando piange o stati d'animo corrispondenti alla tristezza e malessere.

Ma al contempo se penso che il bimbo della sister si metteva a ballare giocosamente su Bohemian Rhapsody dei Queen, riconosco che è in evitabile che il mio adorato "nipotino" non faccia una piega mentre la madre ascolta i Rammstein.

Ma per quanto io sia poi cresciuta tra Deep Purple, Pink Floyd, Guccini e De Andrè.
Riconosco che la mia scelta musicale, che tocca quasi tutte le categorie, corrisponda non solo ai miei stati d'animo ma alle fasi, dell'adolescenza.

L'innocente che sogna l'amore da favola con le canzoni di Paolo Meneguzzi, che impara a scoprire che l'amore non è perfetto come in Lui e Lei, esperienze che in realtà farai solo molti anni più tardi.
Quelle canzoni torni a riascoltare dieci anni più tardi, quando non vuoi smettere di credere che l'amore sia qualcosa di reale non solo un mito o una favola, in un mondo dove è il sesso a comandare.
Il sesso e i soldi.

La musica rock, che definisce con il suono della musica la tua evoluzione, da bambina a ragazza, la confusione che hai nella testa non senti nemmeno più tanto viva, come se fosse davvero il tuo "First Day of my life" io in quegli anni mi innamorai perdutamente di Lauri Ylönen, e i The Rasmus, sono stati davvero la colonna sonora della mia adolescenza.
Così come studiare la loro storia, scrivendone un articolo per il giornalino della scuola, al secondo anno di prima superiore.
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The Rasmus: Rock by Dynasty

Abbiamo iniziato a conoscerli verso la fine del 2003, con “In The Shadows”, e i “The Rasmus” sbarcano per la prima volta in Italia con questo singolo e l’album che lo contiene (Dead letters), entrambi Disco D’Oro nel Gennaio 2004.

Dopo aver lanciato in classifica 5 brani (In the shadows, First Day of My Life, In My Life, Guilty e Funeral Song) del penultimo album, i Rasmus tornano nel Novembre 2005 con il nuovo album: “Hide From The Sun”, preceduto dal singolo “No Fear” e seguito da “Sail Away”.

Anche se molti li conoscono per fama, pochi conoscono il loro passato…

La storia dei The Rasmus inizia nel tardo 1994 a Helsinki (capitale finlandese).
La band fu formata per la festa di Natale della scuola. Inizialmente si chiamava”Sputnik” ma cambiarono nome in “Anttila” prima della loro prima apparizione.

Non passò molto tempo che cambiarono il loro nome di nuovo, perché al tempo c’era 
(e c’è ancora) una catena di negozi con lo stesso nome.

Diventarono i Rasmus, non ancora con l’articolo “The” in capo al nome.

Il nome era una versione modificata del nome (Trashmosh = spazzatura) proposto da Janne, il batterista della band a quei tempi.

I Rasmus, erano a quel tempo: Lauri Ylönen (voce), Pauli Rantasalmi (chitarra), Eero Heinonen (Basso e voce) e Janne (Batteria). 
Prima del party di Natale i Rasmus fecero alcuni live nei centri giovanili locali e al club Oranssi, lo stesso locale in cui vennero scoperti da Teja Kotilainen.
Kotilainen divenne loro manager e insieme stipularono un contratto triennale: prima Helsinki, poi il resto della Finlandia e successivamente il mondo intero.

Il primo singolo dei Rasmus, “1st” (contiene: Frog, Funky Jam, Myself e Rakkauslaulu), fu pubblicato nel Dicembre 1995 sotto l’etichetta Teja G. Records, allora ciascun componente aveva circa 16 anni…

Nel Febbraio 1996 firmano un contratto con la Warner Music Finland (che prevede la produzione di tre album) e a Marzo, rilasciarono il loro album di debutto Peep, che divenne disco d’oro (un bell’album, lo ammetto, ho avuto la fortuna di poterlo trovare qui in Italia, e a mio parere ha dei toni molto meno Dark e tosti di Dead Letters e Hide From The Sun, ma più allegri e vivaci, più carichi di vita).

La band fece uscire il secondo album “Playboys” nel 1997, contenente: Playboys, Blue, Ice, Sophia (dedicato a un…cane!?!?!!!), Wicked Moments, WellWell, Sold, Carousel, Jailer, Panda, Violence, Raggatip e Kola, come il predecessore, divenne disco d’oro!
Nello stesso anno esce il singolo “Blue”, disco d’oro anch’esso, e vincono i Grammy Award Finlandesi come Best New Act (Migliore rivelazione).
Nel Settembre 1998 esce “Liquid” votato dai critici e dai fans come migliore brano musicale dell’anno, in Novembre il loro terzo album “Hell Of A tester”, contenente Swimming With The Kids, singolo nel ’99.
Sia Liquid che il 3° album divennero disco d’oro.
Intorno l'anno 1999, i Rasmus fecero un piccolo break e Janne lascia la band per trasferirsi in India per cercare la pace spirituale.
Verrà sostituito con Aki che, prima di unirsi a loro, ne vendeva le T-shirt ai concerti.

A Febbraio, supportano i Garbage nella sala del ghiaccio di Helsinki, in Agosto, Liquid
vince gli Award al festival dei video musicali in Finlandia.
Sempre quell’anno ad Ottobre fanno da supporter ai Red Hot Chili Peppers per due live allo stadio da hockey di Helsinki (capacità 12.000 persone in una serata).

Nell’Aprile del 2000 la band firmò un contratto con la Playground Music Scandinavia e cambiano il loro nome in The Rasmus (in passato il nome del gruppo era confuso con il nome del Dj Rasmus, Dj svedese, allora decisero di aggiungere l’articolo The).

Nel 2001 in Finlandia, a Maggio, esce il nuovo album: Into (il titolo ha un duplice significato: in finlandese significa “entusiasmo” e in inglese significa “dentro”), disco d’oro quasi subito dopo l’uscita e disco di platino e doppio platino in seguito, anteceduto, a Febbraio, dal singolo F-F-F Falling. Ad Ottobre, fanno da supporter nel tour Scandinavo degli HIM e a Novembre seguono Roxette nelle sue tappe in Scandinavia, davanti a 4.000 persone.

Nel 2002 uscì Heartbreaker, dopo, la band  si concede un break per preparare  quello che sarebbe stato il loro prossimo album: Dead Letters.

Il loro penultimo album esce il 28 Febbraio 2003 (15.000 copie vendute in una settimana), anticipato un mese prima dal singolo In The Shadows, ma verrà rilasciato in Italia il 30 settembre (7 mesi più tardi).

A Novembre i The Rasmus vincono l’MTV Europe Music Awards come Best Nordic Act.
Nel Gennaio 2004 in diretta, nel programma televisivo-musicale di Rai2: CD-Live, i The Rasmus ricevono, dopo essersi esibiti con In The Shadows, il disco d’oro in Italia (oltre 50.000 copie vendute!).
Nel 2005 esce Hide From The Sun, insieme ai singoli: No Fear e Sail Away.
Le parole di Lauri, leader e cantante, in un’intervista: <Ci sono i maggiori contrasti della nostra musica. Ci sono splendide melodie condite con testi taglienti e parole dolci che accompagnano una musica intensa...>, descrivono alla perfezione l’album.


Ah! Dimenticavo. Sapete cosa significa la parola Dinasty che è tatuata sul braccio di Lauri?
Rappresenta le 3 band: The Rasmus, Kwan e The Killers, unite tra loro dall’amicizia…         
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Si, ai tempi non scrivevo ancora gran chè...tempo fa avevo pure messo mano ai miei primi manoscritti impostati intorno ai 12-13 anni... e lasciamo perdere.
Sono estremamente ingenui per quanto non si celasse affatto la vena perversa della mia natura.

Comunque sia... parlavamo musica
Negli ultimi anni...dieci anni la musica che ascolto ha preso una piega un po' più cupa, probabilmente nella norma contando  la mia tendenza personale a isolarmi e stare più tempo al pc che tra le persone, diventando in alcuni casi antrofobica.
Tipo alla vigilia di Natale, quel gran figo del presidente di Cantieri Innovazione mi ha mandato in mezzo alla folla della festa, portandomi vicina al attacco di panico e io i giorni successivi mi sono reclusa in casa al ennesima potenza.
Comunque frequentando chat 3 come imvu e successivamente SecondLife ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del gotich e metal, quindi Iron Maiden, Metallica e Nightwish.
Poi nel 2008 (credo) la grande rivelazione, da bambina c'era un'opera lirica che mi affascinava, ossia la Carmen cantata dalla grande Maria Callas, e nel 2008 una sera da sola a casa, alle 2-3 del mattino facendo zapping mi ritrovo prima la parte finale di Via col Vento (che ammetto non ho mai visto) e poi inizia un musical che è stato il mio grande amore per anni... IL FANTASMA DELL?OPERA con Gerard Butler, un film del 2004.

Personalmente ho sempre preferito Eric (il Fantasma) a Raul (a mio parere troppo stempiato) ma a mio parere Christine non è nemmeno tutta sta gnocca, trovo esteticamente più bella l'attrice che fa Meg, ma cavoli loro..
E li credo sia stata la scintilla per tante cose, il ricordo della Carmen della Callas, appunto il Fantasma del Opera, ma pure adorare Clara Oswin Oswald dal episodio del Asylum of Dalek di Doctor Who in cui usa appunto come introduzione del personaggio Toreador della Carmen,e per casualità, nel 2011 guardando le Finali del Eurovision Song Contest, la Francia presenta un giovane tenore Amaury Vassili che sulla falsa riga del nostro Andrea Bocelli, canta in corso Sognu.

La voce di Amaury mi scava l'anima, con alcuni suoi pezzi, tra cui  Un Angelo, e Mi fa morire cantando.

Angelo... Angeli... "Angeli o Demoni... dipende sempre dal punto di vista" mi sono detta stamattina mentre riordinavo la cucina.

Io ho sempre cantato, sin da bambina, anche se questo sogno è sempre stato da autodidatta, e sui pezzi del Fantasma dell'Opera ho capito che decisamente non sono un soprano come Christine, e la parte che mi esce meglio è quella quando Raul esce dal palchetto e canta.
"Forse è lei... Forse è Lei Christine... Fu tempo fa, fu tanto tempo fa, noi due bambini, o poco più, ma...nei pensieri miei, con me, ci sei da sempre tu" quella la faccio da dio.
Ma di fatto non ho grandi tonalità da donna.

Ma...tante storie raccontate, trasportate dalla musica, mi hanno formato.
Avete presente che avevo scritto che i the Rasmus a 16 anni fecero uscire il loro primo album?
Io a 16 anni iniziai a pensare che se ce l'avevano fatta loro...ce la potevo fare pure io, già da tempo scrivevo testi... 
Così cercai con Laura e le miei cugine materne di formare una band solo al femminile, la mia genialità di allora propose Laura alla batteria, e visto che sia io che Alice avevamo quelle tastiere che appunto riproducono ogni strumento, si ovviava al assenza di chitarre o basso.
Idea idiota perchè di fatto non abbiamo mai fatto un prova che fosse una, solo io e Laura solfeggio, credo.
Ma di fatto ci avevo già trovato un nome ed un logo le The4Q le quattro regine delle carte.
Alice scelse la regina di cuori, Ilaria, quella di fiori, Laura quella di picche e a me venne la regina di quadri.
Un ricordo che porto ancora oggi, anche nel gioco di Ruolo, i Regni Rinascimentali, ho chiamato la mia taverna Regina di quadri 
Con questa piccola dedica

Delle carte sei la meno famosa,
eppure nelle mie mani,
altrettanto preziosa.
Con il tuo sorriso arcano,
benedici le carte, 
ed augurami in silenzio
Lieta Sorte!

Non è che se non scrivo più poesie con le rime, non so farle... solo che in genere il ricercare rime mi annoia, altrimenti probabile che potrei fare bene pure il rap.

Ma ammetto che Rap e Hip hop insieme alla House, la musica da discoteca, sono i generi che amo di meno, ma per Rap e Hip Hop, ho i miei motivi...legati ad una persona e le cose che mi ha detto...
Che probabilmente presto o tardi vi farò leggere.
Lui andava a Brescia a ballare hip hop e a reppare (si fa per dire) e questo mi ha portato una forte repulsione verso il genere, ma ammetto, che in questo periodo, il legame d' amicizia (?) con il master mi sta facendo vedere il genere rap sotto ben altra musica e visione.
Certi pezzi, sono vera poesia, come Armonia&Caos di Mezzo Sangue.
Fa riflettere un casino l'introduzione quanto il pezzo vero e proprio.
Ed ironicamente in certi versi mi ricorda il mio pezzo, Hope.
Come parole.

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Hope era nata in origine, in lingua italiana come Speranza.e in risposta a In the shadow dei the rasmus.
Il testo di In the shadows dice

No sleep
No sleep until I'm done with finding the answer
Won't stop
Won't stop before I find the cure for this cancer

non dormirò fino a quando non avrò trovato la risposta
Non mi fermerò
non mi fermerò prima di aver trovato la cura per questo cancro

E poi continua nel ritornello

I've been walking, I've been waiting
In the shadows for my time
I've been searching, I've been living
For tomorrows all my life
Lately, I've been walking, walking in circles
Watching, waiting for something
Feel me, touch me, heal me
Come take me higher

Ho camminato, ho aspettato
nell'ombra, per tutto il mio tempo
Ho cercato, ho vissuto
per il domani, per tutta la mia vita
Ultimamente sono entrato, sono entrato in un circolo vizioso
Cercando, aspettando qualcosa
Sentimi, toccami, guariscimi
Portami più in alto

Si c'era davvero lo spazio di un dialogo, di una risposta.
Ora il testo originale completo di Speranza in lingua italiana, non me lo ricordo tutto, ricordo le prime strofe, originali perchè appunto le ho cantate e scritte troppe volte, ma non la ricordo completa

L'avverarsi di un ricordo
di un sogno
quel foglio
quella tua fotografia.
E tu,
che mi dici
non mi fermerò, non mi fermerò finchè non avrò trovato...
Tu mi dici che cerchi qualcosa, ma che cosa?
Forse qualcosa 
a cui io ho smesso di dare la caccia anzitempo?

Si, in italiano fa cagare con la ritmica con cui la ricordo. 
Ma quel "anzitempo" è particolare perché una citazione di una parola che mi ha affascinato nel ode a a Calliope scritta da Omero al inizio del Iliade

"Molti anzitempo
generose travolse
alme d'eroi.
E di cani
ed augelli
orrido pasto
lor salme abbandonò"

Quasi sicuramente ho sbagliato la punteggiatura e spaziatura della strofa ma vado a memoria, visto che quella ode l'ho dovuta imparare a memoria come una poesia al primo anno di prima superiore.

Comunque sia ho deciso poi di tradurla, modificarla, tagliarla in modo che avesse una musicalità nel suono e nel testo gradevole, oltre alla ritmica che mi ripeto da anni ed anni per farmi compagnia quando cammino da sola nel tratto di circa un km dal negozio dove faccio volontariato, a casa.

E questo è il testo finale.

Once remembrance 
coming true
one dream
that paper and you.
You are tell me 
you are looking for something
maybe that i give up
the chase before the time.
I'm not, like other girl is true.
But i risk my hopes die.
Oh, no-no
Oh, no-no
I'm ready to overcome my trials
Oh, no-no
The music is my world.
I love it
i love you
The hopes are my wings
this hopes are mine.
I sing my love
i sing my dreams
i sing the hopes that are dying
I see in my dream
iron and blood
angel and demon
wings and swords.
I see in my dream
my trials
my hopes
and you my love.

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